L'iraniano ferito ha lanciato bombe contro un taxi e contro la polizia. Fermato un altro iraniano all'aeroporto di Bangkok. Il premier israeliano accusa Teheran degli attacchi contro cittadini israeliani in Thailandia, Azerbaijian, India, Georgia. L'India è un partner commerciale dell'Iran.
Bangkok (Asia News) - Un uomo di nazionalità iraniana è stato ferito nell'esplosione di una bomba nel pomeriggio. Nello scoppio sono rimaste ferite altre quattro persone. La polizia thai ha arrestato un altro iraniano all'aeroporto, dopo aver scoperto materiale esplosivo nella sua casa, affittata a tre iraniani nel settore di Soi Pridiphanomyong. Per il ministro israeliano Ehud Barak, le bombe di Bangkok - e quelle di Delhi e in Georgia ieri - sono da attribuire all'Iran e agli Hezbollah, che sono divenuti un "pericolo per la stabilità della regione e del mondo".
La portavoce della polizia thai, Thitima Chaisaeng, ha dichiarato che la casa dove abitavano i tre, era usata per fare bombe, avendo trovato lì degli esplosivi e dei detonatori a distanza.
Una bomba è esplosa in casa e due dei tre sono fuggiti. Un altro, identificato come Saeid Moradi, è uscito dopo e ha cercato di prendere un taxi. Poiché la vettura non si fermava, l'uomo ha lanciato una bomba al taxi, ferendo il conducente. Scoperto dalla polizia ha tentato di fuggire e ha lanciato contro di loro un'altra bomba. Ma l'ordigno è scoppiato contro un albero e gli ha distrutto le gambe. Ora è all'ospedale Kluaynamthai.
La polizia sta svolgendo indagini per verificare se si trattava di un attacco mirato o se i tre si preparavano a una missione suicida. Il ministero thai degli esteri invece ha interpellato il governo di Teheran per verificare se i tre sono sulla lista dei terroristi.
Interrogato durante una sua visita a Singapore, il ministro israeliano della difesa, Ehud Barak, ha dichiarato che i tentati attacchi a Bangkok mostrano che l'Iran e i suoi alleati continuano ad operare come terroristi. "Iran ed Hezbollah - ha detto - sono infaticabili elementi terroristi, che mettono in pericolo la stabilità della regione e del mondo".
Le esplosioni a Bangkok avvengono solo un giorno dopo due attacchi a membri delle ambasciate israeliane in India e Georgia. Anche per queste Israele accusa l'Iran e i suoi alleati libanesi, gli Hezbollah.
A Delhi, una bomba è esplosa sull'auto usata dalla moglie dell'ambasciatore israeliano, che si recava a prendere i suoi figli a scuola. Lo scoppio ha ferito gravemente lei e altre tre persone. La bomba era stata applicata al vetro della macchina da un giovane su una motocicletta, che ha accostato il veicolo fermo al semaforo.
A Tblisi, la polizia ha sventato l'attacco, disabilitando una bomba trovata nell'auto di un impiegato dell'ambasciata israeliana.
Il premier Benjamin Netanyahu ha puntato il dito contro Iran ed Hezbollah. Egli ha anche ammesso che lo stile degli attentati ricorda il modo in cui sono stati uccisi cinque esperti nucleari iraniani. Teheran attribuisce tali assassinii a Israele e li considera un modo violento per fermare la sua corsa al nucleare.
"Nei mesi scorsi - ha detto Netanyahu - vi sono stati diversi tentativi di attaccare cittadini israeliani ed ebrei in varie nazioni, fra cui Azerbaijian, Thailandia e altre... Dietro questi tentati attacchi vi sono l'Iran e il suo alleato, gli Hezbollah".
Bangkok (Asia News) - Un uomo di nazionalità iraniana è stato ferito nell'esplosione di una bomba nel pomeriggio. Nello scoppio sono rimaste ferite altre quattro persone. La polizia thai ha arrestato un altro iraniano all'aeroporto, dopo aver scoperto materiale esplosivo nella sua casa, affittata a tre iraniani nel settore di Soi Pridiphanomyong. Per il ministro israeliano Ehud Barak, le bombe di Bangkok - e quelle di Delhi e in Georgia ieri - sono da attribuire all'Iran e agli Hezbollah, che sono divenuti un "pericolo per la stabilità della regione e del mondo".
La portavoce della polizia thai, Thitima Chaisaeng, ha dichiarato che la casa dove abitavano i tre, era usata per fare bombe, avendo trovato lì degli esplosivi e dei detonatori a distanza.
Una bomba è esplosa in casa e due dei tre sono fuggiti. Un altro, identificato come Saeid Moradi, è uscito dopo e ha cercato di prendere un taxi. Poiché la vettura non si fermava, l'uomo ha lanciato una bomba al taxi, ferendo il conducente. Scoperto dalla polizia ha tentato di fuggire e ha lanciato contro di loro un'altra bomba. Ma l'ordigno è scoppiato contro un albero e gli ha distrutto le gambe. Ora è all'ospedale Kluaynamthai.
La polizia sta svolgendo indagini per verificare se si trattava di un attacco mirato o se i tre si preparavano a una missione suicida. Il ministero thai degli esteri invece ha interpellato il governo di Teheran per verificare se i tre sono sulla lista dei terroristi.
Interrogato durante una sua visita a Singapore, il ministro israeliano della difesa, Ehud Barak, ha dichiarato che i tentati attacchi a Bangkok mostrano che l'Iran e i suoi alleati continuano ad operare come terroristi. "Iran ed Hezbollah - ha detto - sono infaticabili elementi terroristi, che mettono in pericolo la stabilità della regione e del mondo".
Le esplosioni a Bangkok avvengono solo un giorno dopo due attacchi a membri delle ambasciate israeliane in India e Georgia. Anche per queste Israele accusa l'Iran e i suoi alleati libanesi, gli Hezbollah.
A Delhi, una bomba è esplosa sull'auto usata dalla moglie dell'ambasciatore israeliano, che si recava a prendere i suoi figli a scuola. Lo scoppio ha ferito gravemente lei e altre tre persone. La bomba era stata applicata al vetro della macchina da un giovane su una motocicletta, che ha accostato il veicolo fermo al semaforo.
A Tblisi, la polizia ha sventato l'attacco, disabilitando una bomba trovata nell'auto di un impiegato dell'ambasciata israeliana.
Il premier Benjamin Netanyahu ha puntato il dito contro Iran ed Hezbollah. Egli ha anche ammesso che lo stile degli attentati ricorda il modo in cui sono stati uccisi cinque esperti nucleari iraniani. Teheran attribuisce tali assassinii a Israele e li considera un modo violento per fermare la sua corsa al nucleare.
"Nei mesi scorsi - ha detto Netanyahu - vi sono stati diversi tentativi di attaccare cittadini israeliani ed ebrei in varie nazioni, fra cui Azerbaijian, Thailandia e altre... Dietro questi tentati attacchi vi sono l'Iran e il suo alleato, gli Hezbollah".
L'Iran ha negato di essere il mandante degli attacchi in India e Georgia. (continua)
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