mercoledì, febbraio 22, 2012
Nei giorni scorsi al Parlamento europeo sono stati presentati 4 progetti (MOBI.Europe, ICT4EVEU, MOLECULES e sm@rtCEM) che si inquadrano nel programma della Commissione europea finalizzato all'appoggio della competitività e dell'innovazione (CIP), con l'obiettivo di dimostrare che la riduzione delle emissioni di CO2 collegate al trasporto sia nelle aree urbane che interurbane sia possibile, come anche aumentare il livello di conoscenza dei benefici della mobilità elettrica.

GreenReport - Del resto l'Unione europea si è posta un obiettivo ambizioso, cioè escludere qualsiasi veicolo a combustione interna dalle città e ridurre del 60% (rispetto al 1990) le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti al 2050, obiettivo che può essere centrato solo attraverso un nuovo impulso alla ricerca indirizzata verso le nuove tecnologie e il consenso degli utilizzatori finali, cioè i cittadini. I quattro progetti promossi dal Parlamento europeo hanno i seguenti obiettivi specifici: aumentare la cooperazione nel settore e supportare interoperabilità e standards comuni a beneficio degli utilizzatori finali; promozione della mobilità elettrica, da parte delle amministrazioni pubbliche, come una reale alternativa per la mobilità urbana e interurbana; testare e sviluppare standards per l'integrazione di sistemi di mobilità elettrica tra diversi paesi europei; testare soluzioni di ricarica intelligente (smart charging) dei veicoli al fine di aumentare l'efficienza della rete e contribuire ad una maggiore integrazione delle energie rinnovabili; dimostrare direttamente al pubblico i benefici prodotti dai nuovi veicoli, dai servizi ad essi associati e dall'interoperabilità delle soluzioni adottate a livello urbano, nazionale e transnazionale (con soluzioni di roaming tra paesi).

Uno dei progetti che ha destato maggiore interesse è MOBI.Europe, che presenta al suo interno le tre iniziative di mobilità elettrica che sono attualmente nello stato più avanzato in Europa: due di livello nazionale (MOBI.E in Portogallo e ecar IRELAND in Irlanda) e una di livello cittadino (Amsterdam electric). «Il nostro progetto - ha dichiarato João Jesus Caetano, coordinatore MOBI.Europe - riunisce dodici entità pubbliche e private, alcune delle quali sono pionieri e tra i principali attori del recente sviluppo tecnologico della mobilità elettrica in cinque paesi europei: Portogallo, Irlanda, Olanda, Spagna e Francia. MOBI.Europe è un progetto di integrazione, basato su sistemi Tic (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione), che mira a garantire l'interoperabilità di quattro differenti iniziative in corso in Europa sia a livello di comunicazione che di business».

«Attraverso il progetto - ha continuato Caetano - contiamo di dare un contributo alla definizione di standards sia a livello di comunicazione che di business, che possano aiutare a creare, in un futuro molto prossimo, una infrastruttura europea per la mobilità elettrica pienamente interoperabile. Ci aspettiamo inoltre di mostrare come imprese europee stiano diventando i principali agenti di innovazione a livello mondiale in questo eccitante e promettente settore di sistemi intelligenti per la mobilità elettrica (smart-connected electro-mobility)».

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