Il 24 febbraio uscirà anche nelle sale italiane "Qualcosa di straordinario", il film della Universal Studios con Drew Barrymore nel ruolo di un'attivista di Greenpeace
GreenPeace - La vicenda si svolge nella gelida Alaska dove una famiglia di balene grigie rimane intrappolata dal ghiaccio che si è improvvisamente formato, impedendo loro di fuggire. È un film tratto da una storia vera. Quella di Cindy Lowry, questo è il vero nome dell'attivista di Greenpeace, che 24 anni fa, nel 1988, riuscì a salvare quelle balene intrappolate nel ghiaccio. Greenpeace riuscì a coinvolgere l'Unione Sovietica di Gorbaciov e a fare pressione sul governo Reagan per far sì che la sicurezza delle balene fosse prioritaria rispetto alle politiche nazionali. Tutto questo in piena Guerra Fredda.
"Il presidente Reagan non era noto per il suo amore per l'Unione Sovietica – afferma Campbell Plowden, in quegli anni coordinatore della Campagna Balene di Greenpeace USA - e l'idea di chiedere al colosso comunista di inviare una o più delle loro navi in acque americane per contribuire al salvataggio delle balene sembrava assurda."
E invece "qualcosa di straordinario" accadde: le balene furono liberate grazie agli sforzi congiunti di Greenpeace, della Guardia Nazionale dell'Alaska, della comunità Inuit di Barrow, della compagnia petrolifera Veeco, dell'amministrazione Reagan e dell'URSS.
GreenPeace - La vicenda si svolge nella gelida Alaska dove una famiglia di balene grigie rimane intrappolata dal ghiaccio che si è improvvisamente formato, impedendo loro di fuggire. È un film tratto da una storia vera. Quella di Cindy Lowry, questo è il vero nome dell'attivista di Greenpeace, che 24 anni fa, nel 1988, riuscì a salvare quelle balene intrappolate nel ghiaccio. Greenpeace riuscì a coinvolgere l'Unione Sovietica di Gorbaciov e a fare pressione sul governo Reagan per far sì che la sicurezza delle balene fosse prioritaria rispetto alle politiche nazionali. Tutto questo in piena Guerra Fredda.
"Il presidente Reagan non era noto per il suo amore per l'Unione Sovietica – afferma Campbell Plowden, in quegli anni coordinatore della Campagna Balene di Greenpeace USA - e l'idea di chiedere al colosso comunista di inviare una o più delle loro navi in acque americane per contribuire al salvataggio delle balene sembrava assurda."
E invece "qualcosa di straordinario" accadde: le balene furono liberate grazie agli sforzi congiunti di Greenpeace, della Guardia Nazionale dell'Alaska, della comunità Inuit di Barrow, della compagnia petrolifera Veeco, dell'amministrazione Reagan e dell'URSS.
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