mercoledì, febbraio 22, 2012
La bolla del pronto soccorso dell’Umberto I è esplosa e gli eventi si succedono velocissimi.

E-ilmensile - Dopo le imbarazzanti (per qualcuno, vergognose) dichiarazioni di Claudio Modini sulla donna in coma legata in barella, arriva il provvedimento del direttore generale Antonio Capparelli: Modini e Giuliano Bertazzoni – responsabili del pronto soccorso – sono sospesi per 90 giorni dalle loro funzioni. Modini ha accolto il provvedimento come “una clamorosa ingiustizia”, ma forse la vera ingiustizia l’hanno subita (e in qualche caso continuano a subirla) i pazienti del pronto soccorso più grande d’Italia.

“Tutto normale, è successo anche altre volte”, aveva detto Modini rispetto alle condizioni in cui versava una donna legata a una barella in pronto soccorso che si trovava in stato di coma (sedata, dice il responsabile dell’accettazione del policlinico).

La Commissione d’inchiesta parlamentare sta allargando le indagini interessandosi di 25 morti sospette – avvenute negli ultimi tre anni – tra cui anche cinque bambini.

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