martedì, febbraio 21, 2012
Proseguono i bombardamenti delle truppe governative siriane sulla città di Homs, roccaforte dei ribelli. A nulla sono serviti i vari appelli internazionali, non ultimo quello della Croce Rossa: il bilancio delle vittime, per la giornata di oggi, tocca già quota diciassette persone, tra cui due bambini.

E-ilmensile - “I cannoneggiamenti – racconta l’attivista Omar Homsi – hanno anche colpito l’unica clinica improvvisata nel quartiere” di Bab Amro. Secondo un portavoce dei ribelli, poi, nella nottata ci sarebbero state manifestazioni e blocchi stradali che hanno interrotto il traffico nel centro di Damasco. L’opposizione siriana, tra l’altro, ha annunciato la sua intenzione di partecipare a una conferenza internazionale che si terrà venerdì a Tunisi e alla quale dovrebbero partecipare Ue, membri della Lega Araba e anche Cina e Russia, che hanno sempre posto il veto su un intervento in Siria.

Intanto, Rafik Abdessalem, ministro tunisino, intervenendo a margine di una riunione dei ministri degli Esteri della regione del Mediterraneo a Roma, ha detto che un accordo era stato raggiunto sulla necessità di evitare “uno scenario iracheno” e preservare l’integrità della Siria. La Lega Araba ha chiesto di pianificare e attivare una forza di pace delle Nazioni Unite

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