Due giornalisti sono morti sotto i bombardamenti di Homs, la roccaforte dei ribelli in Siria. Si tratta dell’americana Marie Colvin e del francese Remi Ochlik.
E-ilmensile - La notizia, riportata inizialmente dagli stessi attivisti, è stata confermata da Al Arabiya e Al Jazeera. Secondo le testimonianze, i due reporter sarebbero rimasti vittime di una bomba sganciata dalle forze governative sopra un centro stampa imbastito nel quartiere di Bab Amr. Altri “tre o quattro giornalisti” sarebbero rimasti feriti, sempre stando a quello che hanno dichiarato i ribelli. Intanto, la situazione siriana continua a precipitare. Homs è sotto assedio dal 4 febbraio, mentre i lealisti stanno rastrellando le principali città del paese, soltanto questa mattinata gli arresti hanno già toccato quota trenta persone e i morti si contanto nell’ordine di una dozzina al giorno da diverse settimane ormai.
Sul fronte internazionale, la situazione è in stallo, con Cina e Russia che non sembrano intenzionate a rimuovere il loro veto su un intervento delle Nazioni Unite. Venerdì a Tunisi si terrà un incontro degli ‘Amici della Siria’, al quale parteciperanno, tra gli altri, il segretario di stato Usa, Hillary Clinton e una rappresentanza di ribelli che si oppongono al presidente Bashar al-Assad.
E-ilmensile - La notizia, riportata inizialmente dagli stessi attivisti, è stata confermata da Al Arabiya e Al Jazeera. Secondo le testimonianze, i due reporter sarebbero rimasti vittime di una bomba sganciata dalle forze governative sopra un centro stampa imbastito nel quartiere di Bab Amr. Altri “tre o quattro giornalisti” sarebbero rimasti feriti, sempre stando a quello che hanno dichiarato i ribelli. Intanto, la situazione siriana continua a precipitare. Homs è sotto assedio dal 4 febbraio, mentre i lealisti stanno rastrellando le principali città del paese, soltanto questa mattinata gli arresti hanno già toccato quota trenta persone e i morti si contanto nell’ordine di una dozzina al giorno da diverse settimane ormai.
Sul fronte internazionale, la situazione è in stallo, con Cina e Russia che non sembrano intenzionate a rimuovere il loro veto su un intervento delle Nazioni Unite. Venerdì a Tunisi si terrà un incontro degli ‘Amici della Siria’, al quale parteciperanno, tra gli altri, il segretario di stato Usa, Hillary Clinton e una rappresentanza di ribelli che si oppongono al presidente Bashar al-Assad.
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