mercoledì, febbraio 08, 2012
Sale drammaticamente il bilancio delle vittime del violento terremoto che ieri ha sconvolto la parte centrale dell’arcipelago delle Filippine: secondo la Bbc i morti accertati sono 15 a fronte di 44 dispersi e 52 feriti, mentre altre stime parlano addirittura di 43 morti.

Radio Vaticana - Intanto le squadre messe in campo dall’esercito scavano senza sosta alla ricerca di sopravvissuti tra le macerie sia nell’isola di Negros, epicentro della prima scossa di magnitudo 6.8, sia nell’isola di Cebu, da dove si è irradiata la seconda, quattro ore più tardi, di magnitudo 6 sulla scala Richter. La terra ha iniziato a tremare alle 12 ora locale, e dopo i due sisma di maggiore intensità, è seguito uno sciame di scosse di assestamentomore. Anche se il centro di allerta tsunami nel Pacifico, situato alle Hawaii, non ha registrato alcun allarme, è stato consigliato alla popolazione che vive sulle coste di abbandonare le proprie case, memori del disastro del 26 dicembre 2004. Scuole, università e uffici pubblici oggi restano chiusi nelle zone colpite, mentre molte sono ancora le strade interrotte e soprattutto le località rimaste isolate. (R.B.)

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