venerdì, febbraio 17, 2012
Gli smartphone si confermano un vero e proprio cavallo di Troia usato dalle grandi aziende di internet per accedere ai dati personali degli utenti e appropriarsene senza che loro se ne accorgano.

E-ilmensile - Non solo Google che spia la navigazione degli utenti di iPhone e iPad, come rivelato dal Wall Street Journal. Anche Twitter fa incetta di dati personali alla faccia di ogni legge sulla privacy. Dopo ripetute denunce da parte di associazioni di consumatori Usa, ieri la portavoce di Twitter, Carolyn Penner, ha ammesso che le rubriche di tutti gli utenti che usano l’applicazione Twitter sul proprio smartphone finiscono nel database dell’azienda di Dick Costolo, dove rimangono per un anno e mezzo .

La rubrica personale, con tutti i numeri di telefono e gli indirizzi, viene risucchiata da Twitter ogni volta che l’utente clicca su ‘Find friends’. La Panner ha annunciato che la funzione verrà modificata esplcitando con chiarezza l’opzione di upload della rubrica.

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