Centinaia di studenti afghani sono scesi in piazza questa mattina a Jalalabad, capitale della provincia orientale di Nangarhar, al confine con le regioni tribali del Pakistan, per protestare contro la strage compiuta domenica a Kandahar da un soldato americano e nella quale sono rimaste uccise 16 civili, in maggioranza donne, bambini e anziani.
E-ilmensile - Lo riferisce il portavoce del governatore Ahmad Zia Abdulzai, precisando che ”abbiamo dispiegato ulteriori forze di polizia per mantenere la sicutezza”. Ieri il presidente afghano Hamid Karzai ha definito la strage di Kandahar un ”crimine imperdonabile”. Il comandante delle truppe Usa e della missione Nato in Afghanistan, il generale John Allen, ha affermato di essere ”assolutamente impegnato nell’assicurare che chiunque sia riconosciuto colpevole di comportamenti sbagliati venga perseguito”. Il Dipartimento di Stato Usa ha espresso ”dolore” per la strage.
Il Parlamento afghano ha quindi chiesto un processo in Afghanistan per «i responsabili» del massacro di civili. ”La Wolesi Jirga (la camera bassa dell’Assemblea di Kabul, ndr) condanna questo atto brutale e disumano commesso da soldati statunitensi”, si legge in una nota diffusa ieri. ”È finita la pazienza degli afghani per le imprudenze commesse dalle truppe straniere”, prosegue il testo, in cui i parlamentari sottolineano di avere il dovere di proteggere la vita, la proprietà e l’onore dei cittadini.
E-ilmensile - Lo riferisce il portavoce del governatore Ahmad Zia Abdulzai, precisando che ”abbiamo dispiegato ulteriori forze di polizia per mantenere la sicutezza”. Ieri il presidente afghano Hamid Karzai ha definito la strage di Kandahar un ”crimine imperdonabile”. Il comandante delle truppe Usa e della missione Nato in Afghanistan, il generale John Allen, ha affermato di essere ”assolutamente impegnato nell’assicurare che chiunque sia riconosciuto colpevole di comportamenti sbagliati venga perseguito”. Il Dipartimento di Stato Usa ha espresso ”dolore” per la strage.
Il Parlamento afghano ha quindi chiesto un processo in Afghanistan per «i responsabili» del massacro di civili. ”La Wolesi Jirga (la camera bassa dell’Assemblea di Kabul, ndr) condanna questo atto brutale e disumano commesso da soldati statunitensi”, si legge in una nota diffusa ieri. ”È finita la pazienza degli afghani per le imprudenze commesse dalle truppe straniere”, prosegue il testo, in cui i parlamentari sottolineano di avere il dovere di proteggere la vita, la proprietà e l’onore dei cittadini.
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