Mons. Mariano Crociata e Franco Miano al Seminario di studio dei Giovani di AC (10 e 11 marzo alla Domus Pacis a Roma)
Si conclude oggi il Seminario di studio Il Concilio: un tesoro da moltiplicare. La speranza dei giovani con il mondo nel cuore. Il primo di una serie di impegni e iniziative che l’Azione Cattolica Italiana ha in calendario nei prossimi mesi e in tutto il paese per i cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II. Occasione per riproporre e riflettere sulle novità e sulle istanze che questo grande evento di Chiesa ha affidato agli uomini e alle donne di buona volontà, e per conoscere e comprendere le scelte che la stessa Associazione oggi si impegna a vivere nel solco del grande patrimonio spirituale e pastorale che il Vaticano II ha lasciato alla Chiesa e all’intera umanità.
Dopo la giornata di ieri, caratterizza dalla rilettura critica e dall’approfondimento tematico delle quattro Costituzioni conciliari, e segnata dal felice incontro dei tantissimi giovani di Azione Cattolica con mons. Luigi Bettazzi, padre conciliare, testimone diretto e lucido delle giornate del Vaticano II, che ha regalato ai presenti una lettura viva di quella stagione della Chiesa e dei suoi principali protagonisti, questa mattina i lavori del Seminario sono ripresi con la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Mariano Crociata.
Il Segretario generale della Cei nell’omelia ha voluto indicare la necessità del “riascolto, ripresa e rilancio” del Concilio. Il Vaticano II “ha bisogno di essere ancora più profondamente accolto e compreso, nel nostro tempo”, ha sottolineato il segretario generale dei vescovi italiani. Poiché il Concilio, nota mons. Crociata, rivolgendosi ai giovani volti presenti, ”rappresenta “, allora come oggi, “il volto giovane della Chiesa”, capace allora come adesso di “essere viva nel proprio tempo”.
Il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Franco Miano, intervenendo ad apertura della tavola rotonda “L’Azione Cattolica e il Concilio: tra storia e futuro”, nel ricordare come il Vaticano II sia per l’Azione Cattolica un tesoro prezioso a cui l’Associazione continua ancora oggi a fare riferimento e a porre come fondamento della sua stessa identità e missione, ha voluto far riferimento ad alcune parole-chiave dell’agire associativo, che trovano origine in quel “vivere il Concilio” che è tipico dell’Azione Cattolica Italiana.
In particolare, il presidente Miano si è soffermato sui termini: Quotidiano (“La dimensione quotidiana, ordinaria della vita è quella che noi condividiamo con tutte le persone semplici; non viviamo in attesa dei grandi momenti, perché ogni momento è grande; ogni momento è un dono che Dio”); Dialogo (“Vogliamo essere persone di dialogo, aperte, cordiali, interessate, disposte a crescere e a imparare dall’incontro con gli altri); Responsabilità e partecipazione (“Il laico di Azione Cattolica è una persona che non si tira indietro da nessun impegno perché si sente responsabile della vita della comunità cristiana così come del suo ambiente di ogni giorno”); Fiducia (“Il nostro stile di vita è improntato a quella speranza che si fa atteggiamento di fiducia davanti alla vita: non a un ottimismo superficiale e ingenuo, ma alla speranza cristiana, che crede che la nostra vita di ogni giorno così come la storia umana siano i luoghi in cui misteriosamente è presente lo Spirito del Signore Gesù”).
Si conclude oggi il Seminario di studio Il Concilio: un tesoro da moltiplicare. La speranza dei giovani con il mondo nel cuore. Il primo di una serie di impegni e iniziative che l’Azione Cattolica Italiana ha in calendario nei prossimi mesi e in tutto il paese per i cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II. Occasione per riproporre e riflettere sulle novità e sulle istanze che questo grande evento di Chiesa ha affidato agli uomini e alle donne di buona volontà, e per conoscere e comprendere le scelte che la stessa Associazione oggi si impegna a vivere nel solco del grande patrimonio spirituale e pastorale che il Vaticano II ha lasciato alla Chiesa e all’intera umanità.
Dopo la giornata di ieri, caratterizza dalla rilettura critica e dall’approfondimento tematico delle quattro Costituzioni conciliari, e segnata dal felice incontro dei tantissimi giovani di Azione Cattolica con mons. Luigi Bettazzi, padre conciliare, testimone diretto e lucido delle giornate del Vaticano II, che ha regalato ai presenti una lettura viva di quella stagione della Chiesa e dei suoi principali protagonisti, questa mattina i lavori del Seminario sono ripresi con la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Mariano Crociata.
Il Segretario generale della Cei nell’omelia ha voluto indicare la necessità del “riascolto, ripresa e rilancio” del Concilio. Il Vaticano II “ha bisogno di essere ancora più profondamente accolto e compreso, nel nostro tempo”, ha sottolineato il segretario generale dei vescovi italiani. Poiché il Concilio, nota mons. Crociata, rivolgendosi ai giovani volti presenti, ”rappresenta “, allora come oggi, “il volto giovane della Chiesa”, capace allora come adesso di “essere viva nel proprio tempo”.
Il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Franco Miano, intervenendo ad apertura della tavola rotonda “L’Azione Cattolica e il Concilio: tra storia e futuro”, nel ricordare come il Vaticano II sia per l’Azione Cattolica un tesoro prezioso a cui l’Associazione continua ancora oggi a fare riferimento e a porre come fondamento della sua stessa identità e missione, ha voluto far riferimento ad alcune parole-chiave dell’agire associativo, che trovano origine in quel “vivere il Concilio” che è tipico dell’Azione Cattolica Italiana.
In particolare, il presidente Miano si è soffermato sui termini: Quotidiano (“La dimensione quotidiana, ordinaria della vita è quella che noi condividiamo con tutte le persone semplici; non viviamo in attesa dei grandi momenti, perché ogni momento è grande; ogni momento è un dono che Dio”); Dialogo (“Vogliamo essere persone di dialogo, aperte, cordiali, interessate, disposte a crescere e a imparare dall’incontro con gli altri); Responsabilità e partecipazione (“Il laico di Azione Cattolica è una persona che non si tira indietro da nessun impegno perché si sente responsabile della vita della comunità cristiana così come del suo ambiente di ogni giorno”); Fiducia (“Il nostro stile di vita è improntato a quella speranza che si fa atteggiamento di fiducia davanti alla vita: non a un ottimismo superficiale e ingenuo, ma alla speranza cristiana, che crede che la nostra vita di ogni giorno così come la storia umana siano i luoghi in cui misteriosamente è presente lo Spirito del Signore Gesù”).
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