A tre mesi di distanza dal ritiro delle truppe americane dall’Iraq, rimangono sei i gruppi sunniti che si rifiutano di deporre le armi e di partecipare al processo politico del Paese.
E-ilmensile - Come riferisce un funzionario del ministero dell’Interno di Baghdad, Adnan al-Asadi, al giornale arabo al-Sharq al-Awsat ci sono gruppi che continuano a voler proseguire la lotta armata. Le formazioni sono presenti in tutta le zone dell’Iraq: Mossul, Diyala, Salahuddin, al-Anbar, Baghdad, Babilonia, Bassor. Oltre alla cellula irachena di al-Quaeda con la quale le autorità irachene non hanno contatti, gli altri gruppi con i quali invece si sono aperte delle trattative sono: L’esercito degli uomini della confraternita Naqshbandiya, l’Esercito islamico, l’Esercito dei mujahidin, l’Esercito dei rashidin, e gli Ansar al-Sunna.
L’Esercito islamico composto da ex ufficiali del regime di Saddam Hussein annuncia in una nota che continuerà “a combattere fino a quando ci sarà anche un solo segno della presenza americana nel paese”.
E-ilmensile - Come riferisce un funzionario del ministero dell’Interno di Baghdad, Adnan al-Asadi, al giornale arabo al-Sharq al-Awsat ci sono gruppi che continuano a voler proseguire la lotta armata. Le formazioni sono presenti in tutta le zone dell’Iraq: Mossul, Diyala, Salahuddin, al-Anbar, Baghdad, Babilonia, Bassor. Oltre alla cellula irachena di al-Quaeda con la quale le autorità irachene non hanno contatti, gli altri gruppi con i quali invece si sono aperte delle trattative sono: L’esercito degli uomini della confraternita Naqshbandiya, l’Esercito islamico, l’Esercito dei mujahidin, l’Esercito dei rashidin, e gli Ansar al-Sunna.
L’Esercito islamico composto da ex ufficiali del regime di Saddam Hussein annuncia in una nota che continuerà “a combattere fino a quando ci sarà anche un solo segno della presenza americana nel paese”.
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