Un artigiano edile si è dato fuoco davanti a una sede dell’Agenzia delle entrate a Bologna. Alla base del gesto ci sarebbe la sofferenza per la sua impresa individuale, in crisi nera insieme a tutto il settore dell’artigianato edilizio.
E-ilmensile - L’uomo, 58 anni, casertano di origine, si occupava in particolari di lavori di piccola manutenzione nelle case. “So che qualche anno fa ha avuto problemi con il pagamento di alcuni tributi – dice Ermanno Merli, responsabile Cna di Ozzano Emilia -, cosa molto comune per tutti quelli del settore. Era una persona tranquilla…”. Il dirigente della Cna ha dichiarato anche di non essere a conoscenza delle presunte lettere in cui l’artigiano esprimeva il suo profondo dolore per la situazione economica in cui versa.
E-ilmensile - L’uomo, 58 anni, casertano di origine, si occupava in particolari di lavori di piccola manutenzione nelle case. “So che qualche anno fa ha avuto problemi con il pagamento di alcuni tributi – dice Ermanno Merli, responsabile Cna di Ozzano Emilia -, cosa molto comune per tutti quelli del settore. Era una persona tranquilla…”. Il dirigente della Cna ha dichiarato anche di non essere a conoscenza delle presunte lettere in cui l’artigiano esprimeva il suo profondo dolore per la situazione economica in cui versa.
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Sono presenti 3 commenti
Attenzione gente! Questi sono martiri!
Non sono martiri, ma solo persone disperate. Non esaltiamo questi gesti: la vita è sacra e il suicidio un gravissimo peccato, aggravato in questi casi dalla platealità del gesto in funzione di protesta sociale.
Giusta affermazione.Non loro dovrebbero darsi fuoco ma altri che li costringono a ciò.
Non sarebbe nemmeno un gravissimo peccato, no?
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