mercoledì, marzo 28, 2012
Un artigiano edile si è dato fuoco davanti a una sede dell’Agenzia delle entrate a Bologna. Alla base del gesto ci sarebbe la sofferenza per la sua impresa individuale, in crisi nera insieme a tutto il settore dell’artigianato edilizio.

E-ilmensile - L’uomo, 58 anni, casertano di origine, si occupava in particolari di lavori di piccola manutenzione nelle case. “So che qualche anno fa ha avuto problemi con il pagamento di alcuni tributi – dice Ermanno Merli, responsabile Cna di Ozzano Emilia -, cosa molto comune per tutti quelli del settore. Era una persona tranquilla…”. Il dirigente della Cna ha dichiarato anche di non essere a conoscenza delle presunte lettere in cui l’artigiano esprimeva il suo profondo dolore per la situazione economica in cui versa.


Sono presenti 3 commenti

Anonimo ha detto...

Attenzione gente! Questi sono martiri!

Anonimo ha detto...

Non sono martiri, ma solo persone disperate. Non esaltiamo questi gesti: la vita è sacra e il suicidio un gravissimo peccato, aggravato in questi casi dalla platealità del gesto in funzione di protesta sociale.

Anonimo ha detto...

Giusta affermazione.Non loro dovrebbero darsi fuoco ma altri che li costringono a ciò.
Non sarebbe nemmeno un gravissimo peccato, no?

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