Dopo alcuni giorni di scontri e violenze una relativa calma è tornata a Sabha, nel sud della Libia.
Misna - Da lunedì membri delle tribù degli Abu Seif e dei Tobu si sono scontrati a più riprese – apparentemente per il controllo del territorio – con un bilancio parziale di 15 vittime e diverse decine di feriti riferiscono diversi media libici. Secondo prime ricostruzioni le violenze sono cominciate dopo che un incontro tra i leader tribali non aveva condotto a una soluzione delle dispute. La calma è tornata solo dopo che il Consiglio nazionale di transizione (Cnt, l’organismo che sta gestendo l’attuale vita politica libica) ha disposto l’invio di truppe dell’esercito che si sono frapposte tra i due gruppi rivali.
Scontri del genere fra tribù non sono rari, soprattutto nel sud della Libia, e sono aggravati dalla facilità di reperimento di armi: la guerra contro il regime di Muammar Gheddafi ha lasciato un gran numero di armi in circolazione provenienti dall’estero; a queste si sono aggiunte quelle prelevate dagli arsenali del colonnello rimasti incustoditi. A febbraio scontri a Kufra, nel sud-est della Libia avevano causato decine di vittime.
Misna - Da lunedì membri delle tribù degli Abu Seif e dei Tobu si sono scontrati a più riprese – apparentemente per il controllo del territorio – con un bilancio parziale di 15 vittime e diverse decine di feriti riferiscono diversi media libici. Secondo prime ricostruzioni le violenze sono cominciate dopo che un incontro tra i leader tribali non aveva condotto a una soluzione delle dispute. La calma è tornata solo dopo che il Consiglio nazionale di transizione (Cnt, l’organismo che sta gestendo l’attuale vita politica libica) ha disposto l’invio di truppe dell’esercito che si sono frapposte tra i due gruppi rivali.
Scontri del genere fra tribù non sono rari, soprattutto nel sud della Libia, e sono aggravati dalla facilità di reperimento di armi: la guerra contro il regime di Muammar Gheddafi ha lasciato un gran numero di armi in circolazione provenienti dall’estero; a queste si sono aggiunte quelle prelevate dagli arsenali del colonnello rimasti incustoditi. A febbraio scontri a Kufra, nel sud-est della Libia avevano causato decine di vittime.
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