Ancora oggi in tutto il mondo 783 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile, miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari e circa 2.500 milioni non dispongono di latrine
Radio Vaticana - Ogni 17 secondi un bambino muore per le conseguenze dovute alla mancanza di acqua pulita, sanità e igiene. Le malattie più ricorrenti - riporta l'agenzia Fides - sono correlate proprio con questa precaria situazione e causano la morte di quasi tre milioni di persone all’anno. Oltre il 40% della popolazione globale più gravemente colpita vive nell’Africa Sub-Sahariana. In Rwanda, ad esempio, nel distretto di Gicumbi, l’acqua è accessibile solamente per il 37% della popolazione locale, situazione che ha comportato la diffusione di malattie come il colera, il tifo e la dissenteria bacillare, che colpisce soprattutto donne e bambini. Grazie al progetto ‘Acqua, sorgente di vita!’, promosso della Fondazione cattolica Avsi, è prevista la riabilitazione dell’acquedotto di Rutare (Rwanda del Nord), con il coinvolgimento della popolazione come manodopera non qualificata e la fornitura di veicoli e attrezzature tecniche. L’obiettivo è migliorare gli standard di vita della popolazione e l’accesso ad un sistema di gestione sicuro dell’acqua potabile. Beneficiari dell’intervento saranno oltre 10 mila persone, cui aggiungere i circa 10 mila adulti e 4 mila studenti che parteciperanno direttamente alle attività di promozione dell’igiene e sanità e ad azioni di sensibilizzazione sull’utilizzo dell’acqua, oltre alle circa 20 persone che saranno formate per la gestione del sistema dell’acqua (finanza, marketing e tariffe).
Radio Vaticana - Ogni 17 secondi un bambino muore per le conseguenze dovute alla mancanza di acqua pulita, sanità e igiene. Le malattie più ricorrenti - riporta l'agenzia Fides - sono correlate proprio con questa precaria situazione e causano la morte di quasi tre milioni di persone all’anno. Oltre il 40% della popolazione globale più gravemente colpita vive nell’Africa Sub-Sahariana. In Rwanda, ad esempio, nel distretto di Gicumbi, l’acqua è accessibile solamente per il 37% della popolazione locale, situazione che ha comportato la diffusione di malattie come il colera, il tifo e la dissenteria bacillare, che colpisce soprattutto donne e bambini. Grazie al progetto ‘Acqua, sorgente di vita!’, promosso della Fondazione cattolica Avsi, è prevista la riabilitazione dell’acquedotto di Rutare (Rwanda del Nord), con il coinvolgimento della popolazione come manodopera non qualificata e la fornitura di veicoli e attrezzature tecniche. L’obiettivo è migliorare gli standard di vita della popolazione e l’accesso ad un sistema di gestione sicuro dell’acqua potabile. Beneficiari dell’intervento saranno oltre 10 mila persone, cui aggiungere i circa 10 mila adulti e 4 mila studenti che parteciperanno direttamente alle attività di promozione dell’igiene e sanità e ad azioni di sensibilizzazione sull’utilizzo dell’acqua, oltre alle circa 20 persone che saranno formate per la gestione del sistema dell’acqua (finanza, marketing e tariffe).
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