martedì, marzo 27, 2012
Una folta presenza di responsabili di associazioni cattoliche, rappresentanti delle Istituzioni e personaggi politici, esponenti del terzo settore, professionisti e tanti cittadini: questo il tratto distintivo dei due eventi che hanno visto protagonista l’Associazione “Cattolici in Movimento” in Sicilia e in Campania rispettivamente il 22 marzo e il 23 marzo.

In particolare, nell’Aula Consiliare di Mazara del Vallo (TP) la locale comunità cattolica si è data appuntamento per partecipare ad un convegno dedicato alla cultura della Legalità, su iniziativa dell’Associazione Maria Santissima del Paradiso e della Fondazione Movimento Bambino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e al cospetto di tanti bambini delle scolaresche del luogo. Dopo le toccanti testimonianze del magistrato Caterina Chinnici e del Presidente del Parlamento della Legalità Nicolò Mannino, è stata la volta della Responsabile dei Gruppi di Preghiera dei Cattolici in Movimento Patrizia Carrozza e del Presidente Luigi Cerciello. Entrambi hanno posto l’accento sull’importanza della cultura per affrancarsi dall’ignoranza e dal bisogno che sono gli elementi che favoriscono la delinquenza e sulla necessità che il laicato cattolico alimenti la futura leadership del Paese.

Il pomeriggio del giorno dopo, in occasione dell’incontro culturale “Oltre la crisi, l’impegno” tenutosi a Caserta, vivacizzato dall’intervento del Prof. Ernesto Galli della Loggia, il Presidente Cerciello ha aperto il proprio intervento richiamando il passaggio dell'opera del teologo Urs Von Balthasar dedicato al bisogno che i cattolici muovano dalle dimensioni della contemplazione e vigilanza all'impegno diretto e multiforme nella realtà umana. Proprio quel passaggio che ispirò la costituzione dell'Associazione “Cattolici in Movimento” nel marzo del 2009 e che il Vescovo di Caserta S.E. Mons. Pietro Farina avrebbe richiamato ad inizio del proprio intervento in chiusura dei lavori. "La storia del nostro Paese – ha affermato Cerciello – sarà ingenerata non dalle idee ma dai frutti di esse e, pertanto, si rivela urgente, a fronte del tanto parlare avuto sinora, giungere ad individuare e adoperarsi per una agenda di prioritari interventi pubblici da cui poter riconoscere la tipicità dell'azione dei cattolici. Troppo a lungo i politici credenti hanno voltato la testa dall'altra parte quando in gioco c'erano le questioni sociali più contingenti in cambio della difesa dei valori non negoziabili. E' ora di chiedersi non già dove i cattolici debbano posizionarsi in politica ma come si impegnano per rendere incisiva la propria vocazione alla testimonianza e mediazione. Esistono realtà di bisogno che ancora sfuggono dal cono ottico dell'attenzione pubblica e i cattolici sono chiamati a travasare nell'agone politico il loro spirito di servizio. Noi Cattolici in Movimento richiamiamo la necessità di raccogliere l'appello del Sommo Pontefice ad un rinnovato impegno dei fedeli in politica in una visione di insieme delle emergenze che stanno colpendo il Paese, rifuggendo dai tanti che hanno visto in questo richiamo soltanto l'opportunità per mettersi in vetrina".

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