Il naufragio avvenuto il 13 marzo vicino alle coste della provincia meridionale cinese del Guangdong, secondo l'amministrazione oceanica di Stato (Soa) della Cina ha provocato «Lo sversamento di una certa quantità di petrolio».
GreenReport - Le Kenos Athena, un tanker chimico della Kenos Shipping, lungo 135 metri e largo 18, varato nel 1985 ed immatricolata in Corea del sud, ha fatto naufragio intorno alle 16,30 ora locale del 13 marzo dopo che l'acqua aveva invaso le sue cisterne di zavorra, a 4,1 miglia nautiche al largo della città di Shanwei. Il comandante della chimichiera ha lanciato l'Sos al quale ha risposto un peschereccio cinese che ha tratto in salvo tutti i 18 membri dell'equipaggio. La nave si è inclinata di circa 40 gradi prima di capovolgersi ed affondare.
Capitano della Kenos Athena ha detto alla CnTv: «Durante la navigazione abbiamo scoperto che l'acqua filtrava attraverso il fondo della nave. Abbiamo iniziato a utilizzare immediatamente la pompa. Ha funzionato per 24 ore, poi la pompa si è rotta». La Kenos Athena ha cambiato rotta sperando di poter arrivare in tempo in un porto cinese, ma l'allagamento è stato troppo veloce e lo scafo si è inclinato e poi è affondato rapidamente.
L'agenzia ufficiale cinese Xinhua assicura che «La sezione del Marc Cinese Meridionale della Soa e l'Amministrazione provinciale del Guangdong per l'oceano e la pesca hanno immediatamente avviato controlli sul potenziale inquinamento dopo aver ricevuto un rapporto che indicava che la Kenos Athena, una nave proveniente dalla Repubblica di Corea carica di e 7.000 tonnellate di acido e di 140 tonnellate di olio pesante residue, è colata a picco nelle acque vicino all'isola Zhelang».
Il 13 marzo non era stato avvistato nessun tipo di inquinamento da idrocarburi ma, secondo la Soa, ieri «Una chiazza di petrolio che copre tra i 5 e i 6 chilometri quadrati è stata reperita sulla superficie del mare, a sud-ovest del sito del naufragio. Questa chiazza contenente una grande quantità di sostanze petrolifere, indica uno sversamento proveniente dalla nave. Parallelamente, una sorveglianza rafforzata è stata messa in atto per confermare se si è anche sversato dell'acido solforico». L'agenzia statale cinese spiega che «Tenendo conto delle correnti oceaniche, gli inquinanti avrebbero format una zona ovale e si sposterebbero verso ovest».
I cinesi hanno approntato 4 stazioni di sorveglianza intorno al luogo del disastro per controllare il Ph dell'acqua che era risultato leggermente inferiore a 8,0, contro il livello di 8,15 registrato nel novembre 2010. Ma la Soa dice che «Non è però stabilito che questa differenza sia causata dalla fuga di acido solforico nell'acqua».
GreenReport - Le Kenos Athena, un tanker chimico della Kenos Shipping, lungo 135 metri e largo 18, varato nel 1985 ed immatricolata in Corea del sud, ha fatto naufragio intorno alle 16,30 ora locale del 13 marzo dopo che l'acqua aveva invaso le sue cisterne di zavorra, a 4,1 miglia nautiche al largo della città di Shanwei. Il comandante della chimichiera ha lanciato l'Sos al quale ha risposto un peschereccio cinese che ha tratto in salvo tutti i 18 membri dell'equipaggio. La nave si è inclinata di circa 40 gradi prima di capovolgersi ed affondare.
Capitano della Kenos Athena ha detto alla CnTv: «Durante la navigazione abbiamo scoperto che l'acqua filtrava attraverso il fondo della nave. Abbiamo iniziato a utilizzare immediatamente la pompa. Ha funzionato per 24 ore, poi la pompa si è rotta». La Kenos Athena ha cambiato rotta sperando di poter arrivare in tempo in un porto cinese, ma l'allagamento è stato troppo veloce e lo scafo si è inclinato e poi è affondato rapidamente.
L'agenzia ufficiale cinese Xinhua assicura che «La sezione del Marc Cinese Meridionale della Soa e l'Amministrazione provinciale del Guangdong per l'oceano e la pesca hanno immediatamente avviato controlli sul potenziale inquinamento dopo aver ricevuto un rapporto che indicava che la Kenos Athena, una nave proveniente dalla Repubblica di Corea carica di e 7.000 tonnellate di acido e di 140 tonnellate di olio pesante residue, è colata a picco nelle acque vicino all'isola Zhelang».
Il 13 marzo non era stato avvistato nessun tipo di inquinamento da idrocarburi ma, secondo la Soa, ieri «Una chiazza di petrolio che copre tra i 5 e i 6 chilometri quadrati è stata reperita sulla superficie del mare, a sud-ovest del sito del naufragio. Questa chiazza contenente una grande quantità di sostanze petrolifere, indica uno sversamento proveniente dalla nave. Parallelamente, una sorveglianza rafforzata è stata messa in atto per confermare se si è anche sversato dell'acido solforico». L'agenzia statale cinese spiega che «Tenendo conto delle correnti oceaniche, gli inquinanti avrebbero format una zona ovale e si sposterebbero verso ovest».
I cinesi hanno approntato 4 stazioni di sorveglianza intorno al luogo del disastro per controllare il Ph dell'acqua che era risultato leggermente inferiore a 8,0, contro il livello di 8,15 registrato nel novembre 2010. Ma la Soa dice che «Non è però stabilito che questa differenza sia causata dalla fuga di acido solforico nell'acqua».
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