Ancora un drammatico incidente sul luogo di lavoro: nella notte un operaio romano di 31 anni, Matteo Armellini, è morto in seguito al cedimento di una struttura metallica sovrastante il palco in allestimento che stasera avrebbe dovuto ospitare, nel palazzetto dello sport di Reggio Calabria, il concerto della cantante Laura Pausini. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Radio Vaticana - Questa nuova tragedia ha un drammatico, recente precedente: lo scorso 12 dicembre un ragazzo di 20 anni, Francesco Pinna, ha perso la vita dopo il crollo, nel palazzetto dello sport di Trieste, di un’impalcatura predisposta per un altro concerto. Sono drammi legati anche ad una diffusa precarietà, sotto vari profili, che privilegia altre esigenze rispetto ad un’autentica cultura del lavoro. E’ quanto sottolinea il presidente nazionale delle Associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli), Andrea Olivero:“Purtroppo, ancora una volta, assistiamo ad una situazione drammatica che poteva e doveva essere prevenuta: sappiamo perfettamente che, in certe circostanze, la necessità di fare in modo che lo spettacolo vada avanti, che le attività si facciano in tempi rapidi, porta ad avere scarsa attenzione del lavoro delle persone”.
Ancora una volta, un palazzetto dello sport e l'allestimento di un palco prima di un concerto sono la cornice di un nuovo, drammatico incidente…
“Bisogna fare in modo che, sempre di più, la professionalizzazione venga considerata un elemento importante. Purtroppo, da anni, abbiamo visto crescere la precarizzazione e la richiesta di avere lavoratori che soltanto in circostanze specifiche, si occupino di determinate attività senza professionalizzazione. E, quindi, sono anche più esposti a rischi per la loro sicurezza”.
La Procura di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause che hanno provocato il cedimento della struttura metallica che ha colpito in pieno Matteo Armellini, morto sul colpo e altri due operai rimasti feriti in modo non grave.
Radio Vaticana - Questa nuova tragedia ha un drammatico, recente precedente: lo scorso 12 dicembre un ragazzo di 20 anni, Francesco Pinna, ha perso la vita dopo il crollo, nel palazzetto dello sport di Trieste, di un’impalcatura predisposta per un altro concerto. Sono drammi legati anche ad una diffusa precarietà, sotto vari profili, che privilegia altre esigenze rispetto ad un’autentica cultura del lavoro. E’ quanto sottolinea il presidente nazionale delle Associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli), Andrea Olivero:“Purtroppo, ancora una volta, assistiamo ad una situazione drammatica che poteva e doveva essere prevenuta: sappiamo perfettamente che, in certe circostanze, la necessità di fare in modo che lo spettacolo vada avanti, che le attività si facciano in tempi rapidi, porta ad avere scarsa attenzione del lavoro delle persone”.
Ancora una volta, un palazzetto dello sport e l'allestimento di un palco prima di un concerto sono la cornice di un nuovo, drammatico incidente…
“Bisogna fare in modo che, sempre di più, la professionalizzazione venga considerata un elemento importante. Purtroppo, da anni, abbiamo visto crescere la precarizzazione e la richiesta di avere lavoratori che soltanto in circostanze specifiche, si occupino di determinate attività senza professionalizzazione. E, quindi, sono anche più esposti a rischi per la loro sicurezza”.
La Procura di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause che hanno provocato il cedimento della struttura metallica che ha colpito in pieno Matteo Armellini, morto sul colpo e altri due operai rimasti feriti in modo non grave.
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