martedì, marzo 27, 2012
La Cittadella della pace, in Toscana, è una felice realtà dove i giovani studenti che provengono dalle nazioni in guerra convivono pacificamente promuovendo l’armonia fra i popoli

di Paola Bisconti

Esiste un luogo dove è sempre primavera e i fiori che sbocciano hanno storie e lingue differenti: è Rondine, la cittadella in provincia di Arezzo che ogni anno accoglie nelle mura medioevali 100 giovani provenienti dal Medio Oriente, dai Balcani, dall’Europa occidentale, dal Caucaso del sud, dall’Africa. L’associazione è nata nel 1997 e ha istituito una “Scuola Europea della pace” dove i ragazzi trovano nel dialogo l’unica soluzione di conflitti sociali e politici. Una volta terminato il corso di studi gli allievi rientrano ognuno nel proprio paese d’origine e qui diventano testimoni di quell’esperienza senz’altro eccezionale: Rondine concede di riscoprire nel “nemico” le virtù di un essere umano, irrompendo così nella coscienza dell’altro e permettendo, armati della “parola”, di costruire un ponte di speranza.

Nel 1986 il centro ha accolto i primi obiettori di coscienza, in seguito sono giunte alcune ragazze che scelsero il servizio civile di volontariato. Tante le attività organizzate e promosse dall’associazione, come il progetto “Le piazze di Maggio” che dal 2006 propone un ricco programma di eventi sul tema della cittadinanza a livello internazionale. Grande successo ha riscosso anche la rivista bimestrale “Rondine Notizie” che è stata fondata nel 2008 ed è diretta dalla giornalista Luciana Maci. 60.000 lettori contribuiscono inoltre a rendere ancora più ampia la “knowledge community” dei protagonisti che animano la cittadella.

Nel 1997 Rondine ha accolto i primi alunni russi in seguito al ruolo rilevante che l’associazione ha avuto durante la prima guerra tra la Russia e la Cecenia. Le importanti relazioni di amicizia strette con il popolo russo hanno consentito nel 1995 una tregua di 72 ore del conflitto armato. Oggi Sergey Orlov, uno dei primi studenti russi, è il fondatore della lega delle Rondini d’Oro. La Cittadella opera concretamente grazie anche all’azione di decine di imprenditori, industriali, dirigenti e manager che credono in un principio di uguaglianza anche nella distribuzione delle risorse economiche.

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