"Save the Amazon", la nuova campagna mondiale per salvare l'Amazzonia è partita. Da Manaus, a bordo della nuova Rainbow Warrior, ci siamo uniti alla società civile brasiliana per chiedere una legge "Deforestazione Zero" in Brasile.
GreenPeace - Se vogliamo salvare il più grande polmone del pianeta, dobbiamo raccogliere 1,4 milioni di firme di cittadini brasiliani da consegnare al Governo. L'Amazzonia rischia di essere distrutta da delle modifiche all'attuale Codice Forestale che, se approvate dal Congresso, stravolgeranno la legge che per anni ha consentito la protezione delle foreste in Brasile. Ecco perché la Rainbow Warrior, la nostra ammiraglia, si spingerà in un lungo viaggio di denuncia e sensibilizzazione che, partendo dal cuore dell'Amazzonia, giungerà a Rio de Janeiro.
Durante la spedizione ci impegneremo a raccogliere 1,4 milioni di firme per aiutare il popolo brasiliano a far sentire la propria voce ai rappresentanti del Paese. Inoltre, in questa missione incredibile, denunceremo i crimini forestali e mostreremo come poterli combattere con alternative sostenibili per salvare l'Amazzonia.
Il viaggio della Rainbow Warrior precede un importante evento. A soli tre mesi da oggi, tra il 20 e il 22 Giugno 2012, si terrà infatti la Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro, occasione nella quale tutti i riflettori si accenderanno sulla Presidente brasiliana Dilma Roussef.
Il Brasile è ormai la sesta potenza economica a livello globale, ma nonostante la sua repentina crescita finanziaria in questi anni è riuscita a ridurre il tasso di deforestazione in Amazzonia. Questo importante dato è la prova che sviluppo economico e sostenibilità possono coesistere!
È necessario che anche il Primo Ministro e il Congresso brasiliano si rendano conto delle conseguenze alle quali si andrebbe incontro incentivando la deforestazione con normative inefficaci. Se non fermiamo ora questo processo, alla fine di questo secolo l'Amazzonia sarà solo una savana e questo non possiamo permettercelo.
Entra in azione, aiuta il popolo brasiliano su "Save the Amazon".
GreenPeace - Se vogliamo salvare il più grande polmone del pianeta, dobbiamo raccogliere 1,4 milioni di firme di cittadini brasiliani da consegnare al Governo. L'Amazzonia rischia di essere distrutta da delle modifiche all'attuale Codice Forestale che, se approvate dal Congresso, stravolgeranno la legge che per anni ha consentito la protezione delle foreste in Brasile. Ecco perché la Rainbow Warrior, la nostra ammiraglia, si spingerà in un lungo viaggio di denuncia e sensibilizzazione che, partendo dal cuore dell'Amazzonia, giungerà a Rio de Janeiro.
Durante la spedizione ci impegneremo a raccogliere 1,4 milioni di firme per aiutare il popolo brasiliano a far sentire la propria voce ai rappresentanti del Paese. Inoltre, in questa missione incredibile, denunceremo i crimini forestali e mostreremo come poterli combattere con alternative sostenibili per salvare l'Amazzonia.
Il viaggio della Rainbow Warrior precede un importante evento. A soli tre mesi da oggi, tra il 20 e il 22 Giugno 2012, si terrà infatti la Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro, occasione nella quale tutti i riflettori si accenderanno sulla Presidente brasiliana Dilma Roussef.
Il Brasile è ormai la sesta potenza economica a livello globale, ma nonostante la sua repentina crescita finanziaria in questi anni è riuscita a ridurre il tasso di deforestazione in Amazzonia. Questo importante dato è la prova che sviluppo economico e sostenibilità possono coesistere!
È necessario che anche il Primo Ministro e il Congresso brasiliano si rendano conto delle conseguenze alle quali si andrebbe incontro incentivando la deforestazione con normative inefficaci. Se non fermiamo ora questo processo, alla fine di questo secolo l'Amazzonia sarà solo una savana e questo non possiamo permettercelo.
Entra in azione, aiuta il popolo brasiliano su "Save the Amazon".
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.