L'appello del giornalista Enrico Deaglio ai colleghi: «Andate a Trapani e raccontare il processo»
Liberainformazione - Conto alla rovescia per l' ultima giornata conclusiva del Festival internazionale del giornalismo. Dopo cinque giorni di dibattiti, work shop e incontri con i protagonisti del mondo dell' informazione nazionale e internazionale si avvia alla chiusura la kermesse sull ' informazione fondata sei anni fa da Arianna Ciccone. Fra gli appuntamenti di oggi la premiazione dei finalisti del premio "Una storia ancora da raccontare" quest'anno dedicato a Mauro Rostagno. Organizzato in collaborazione con l’Associazione Ilaria Alpi il premio è dedicato ai giornalisti che hanno perso la vita svolgendo la loro professione. Dopo Paola Biocca, Ilaria Alpi, Enzo Baldoni, Giancarlo Siani, Maria Grazia Cutuli. Mauro Rostagno. Leader del Sessantotto e poi di Lotta Continua, fondatore del primo centro sociale in Italia, Macondo, poi animatore della comunità di recupero per tossicodipedenti, Saman, a Trapani. Infine, giornalista nella tv locale, Rtc.A ricordare le tante vite di Mauro Rostagno, al Festival di Perugia, Marco Rizzo, giornalista free lance e autore di un fumetto su Rostagno, che ricorda la Trapani degli anni in cui il "giornalista vestito di bianco" denunciava dai microfoni di Rtc mafiosi e corrotti. E insieme a lui la figlia di Mauro Rostagno, Maddalena che ha sottolineato il legame necessario fra la memoria e l' impegno di oggi, invitando i tanti giovani giornalisti presenti in sala a fare un uso responsabile dell' informazione, a verificare sempre le notizie e consultare direttamente i documenti. Dalla rete ai documenti, per amore della verità e del giornalismo, Marco Rizzo rilancia l'appello al mondo dell' informazione affinché segua il processo in corso a Trapani proprio per l' omicidio Rostagno. Un appuntamento con la giustizia che arriva in ritardo di vent' anni ma che continua a svolgersi senza particolare interesse da parte della grande stampa nazionale. Dei depistaggi, che non esita a definire "scientifici" e "di Stato" parla nel suo intervento, il giornalista e scrittore, Enrico Deaglio. "Quando dopo l'omicidio il corpo di Mauro arrivo' a Saman ci fu un corteo spontaneo di trapanesi, in particolare donne. Quando si presentavano alla compagna di Mauro, Chicca Roveri, dicevano: condoglianze sono una telespettatrice - ricorda Deaglio. E' passato un quarto di secolo da quel delitto, in cui e' successo di tutto: archivi spariti, carte che non si trovano più, notizie false". Dagli anni'80 ad oggi, secondo Deaglio, sono cambiate tante cose, soprattutto nel mondo del giornalismo. "E' curioso - sottolinea Deaglio - oggi paradossalmente sarebbe più facile fare quel tipo di informazione che faceva Mauro, ma non viene fatta. Non si occupano di mafia con continuita', nemmeno alla Rai Sicilia. Lo stato dell'informazione e' ancora questo". I vincitori. A vincere il premio che il Festival quest' anno ha dedicato a Mauro Rostagno cinque ragazzi. Per la sezione carta stampata (pur con riserva per tutti gli elaborati giunti, sottolineano dalla commissione) il premio va a Francesca Polistina, Giorgio Caccamo che hanno realizzato un articolo/racconto sulla vita di Mauro. La commissione precisa che: "Nello scegliere i vincitori la giuria ha convenuto che fosse importante dare conto sia del processo attualmente in corso, sia dell’abilità dei partecipanti di restituire la complessità, l’unicità e il valore umano di Rostagno. Sul piano della qualità, la giuria ha riscontrato un netto dislivello tra le due sezioni, a prescindere dalla complessità del media utilizzato. La giuria ha comunque deciso, a maggioranza, di assegnare anche nella prima sezione, come incoraggiamento, entrambi i premi". L'articolo Rostagno una vita ostinata e contraria - dichiarano dalla commissione: anche se omette il processo, e storicamente completo, accurato e interessante nel dettaglio scelto per l’apertura e la chiusura. Il secondo posto e' di Giorgio Caccamo, con l'articolo , Mauro Barbanera, il pirata che faceva paura ai ladroni. La sezione video al primo posto il lavoro realizzato da Davide Pecorelli "Nacamurria" scelto perche' - spiegano dalla giuria - "ha dimostrato spirito di iniziativa e capacità di documentazione, ed è realizzato con un taglio efficace. A dispetto di altri concorrenti, tratta con attenzione lodevole la vicenda processuale". Al secondo posto il lavoro di Andrea Ossino, Diego Gandolfo, Saul Caia, regia di Federico Zanghì, dal titolo "Sanatano". Una menzione speciale e'andata a Paolo Maggioni (Sezione B – Video) autore de "Mauro acchiappava notizie", un video che attraverso la formazione quotidiana antimafia fotografa l'efficace messaggio di Mauro Rostagno lasciato a formatori/docenti e nuove generazioni.
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