Il Consiglio d’Europa guarda con “preoccupazione” alle sanzioni stabilite per il reato di corruzione, in quanto possono non essere sufficientemente “proporzionate, dissuasive ed efficaci”.
E-ilmensile - Questo l’allarme che Greco, l’organismo dell’organizzazione paneropea incaricata di verificare il comportamento dei 47 Paesi membri, ha lanciato nel rapporto sulla corruzione in Italia. Le pene previste dal codice penale italiano presentano “una serie di punti deboli”. A cominciare dai tempi di prescrizione che sono troppo brevi e mettono a rischio il lavoro dei giudici nel combattere la corruzione. Unica nota positiva il fatto che “nonostante tutte le lacune rilevate, sono stati comunque perseguiti un numero considerevole di casi di corruzione. Questo è stato possibile grazie al lavoro dei giudici che hanno acquisito una vasta esperienza nel perseguire e giudicare i vari reati di corruzione e hanno giocato un ruolo nello sviluppare la giurisprudenza in quest’area”.
E-ilmensile - Questo l’allarme che Greco, l’organismo dell’organizzazione paneropea incaricata di verificare il comportamento dei 47 Paesi membri, ha lanciato nel rapporto sulla corruzione in Italia. Le pene previste dal codice penale italiano presentano “una serie di punti deboli”. A cominciare dai tempi di prescrizione che sono troppo brevi e mettono a rischio il lavoro dei giudici nel combattere la corruzione. Unica nota positiva il fatto che “nonostante tutte le lacune rilevate, sono stati comunque perseguiti un numero considerevole di casi di corruzione. Questo è stato possibile grazie al lavoro dei giudici che hanno acquisito una vasta esperienza nel perseguire e giudicare i vari reati di corruzione e hanno giocato un ruolo nello sviluppare la giurisprudenza in quest’area”.
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