domenica, aprile 01, 2012
Migliaia di minori ogni giorno lottano per la sopravvivenza nelle strade di Bangalore.

Fides - La situazione più difficile è quella delle bambine: spesso non volute dalle famiglie, che preferiscono avere figli maschi, a volte abusate o costrette a prostituirsi. Grazie al Progetto “Bangalore Oniyavra Seva Coota”, o semplicemente “Bosco”, promosso dai Salesiani in collaborazione con numerosi volontari laici, il progetto toglie dalla strada e offre un futuro a migliaia di bambini e ragazzi ogni anno. Il Progetto è attivo da oltre 22 anni. I minori bisognosi sono davvero tanti. In una nota diffusa dall’agenzia Ans, secondo don Payyamthadathil, attuale Direttore del Bosco, circa 1 ragazzo su 4 in India è fuori dalla scuola e “sono 50 mila i minori che vivono e lavorano per strada, solo in questa città. Fanno l’elemosina, raccolgono stracci, abusano di sostanze. Sono ragazzi orfani, abbandonati o anche scappati da casa”. Per intercettare i minori bisognosi il “Bosco” sorveglia direttamente i luoghi a rischio, come stazioni o mercati popolari: “Abbiamo sei punti di contatto a Bangalore. Tre o quattro membri dello staff a turno controllano queste posizioni, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana” spiega don Payyamthadathil. Il lavoro di riabilitazione ha bisogno di medici, insegnanti e infermieri. Ma sono molti i casi che si risolvono con un esito positivo e che danno la forza per andare avanti e continuare il lavoro. Attualmente “Bosco” conta 8 centri di accoglienza per minori, quasi tutti nella città di Bangalore, oltre ai 6 avamposti urbani nei luoghi di maggior rischio. Oltre 100 i salesiani e gli animatori che collaborano alle attività e circa 6 mila i minori salvati dalla strada ogni anno. (AP) (31/3/2012 Agenzia Fides)

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