In India seimila minori salvati dalla strada ogni anno, tra le migliaia che ogni giorno lottano per la sopravvivenza
Migliaia di minori ogni giorno lottano per la sopravvivenza nelle strade di Bangalore.
Fides - La situazione più difficile è quella delle bambine: spesso non volute dalle famiglie, che preferiscono avere figli maschi, a volte abusate o costrette a prostituirsi. Grazie al Progetto “Bangalore Oniyavra Seva Coota”, o semplicemente “Bosco”, promosso dai Salesiani in collaborazione con numerosi volontari laici, il progetto toglie dalla strada e offre un futuro a migliaia di bambini e ragazzi ogni anno. Il Progetto è attivo da oltre 22 anni. I minori bisognosi sono davvero tanti. In una nota diffusa dall’agenzia Ans, secondo don Payyamthadathil, attuale Direttore del Bosco, circa 1 ragazzo su 4 in India è fuori dalla scuola e “sono 50 mila i minori che vivono e lavorano per strada, solo in questa città. Fanno l’elemosina, raccolgono stracci, abusano di sostanze. Sono ragazzi orfani, abbandonati o anche scappati da casa”. Per intercettare i minori bisognosi il “Bosco” sorveglia direttamente i luoghi a rischio, come stazioni o mercati popolari: “Abbiamo sei punti di contatto a Bangalore. Tre o quattro membri dello staff a turno controllano queste posizioni, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana” spiega don Payyamthadathil. Il lavoro di riabilitazione ha bisogno di medici, insegnanti e infermieri. Ma sono molti i casi che si risolvono con un esito positivo e che danno la forza per andare avanti e continuare il lavoro. Attualmente “Bosco” conta 8 centri di accoglienza per minori, quasi tutti nella città di Bangalore, oltre ai 6 avamposti urbani nei luoghi di maggior rischio. Oltre 100 i salesiani e gli animatori che collaborano alle attività e circa 6 mila i minori salvati dalla strada ogni anno. (AP) (31/3/2012 Agenzia Fides)
Fides - La situazione più difficile è quella delle bambine: spesso non volute dalle famiglie, che preferiscono avere figli maschi, a volte abusate o costrette a prostituirsi. Grazie al Progetto “Bangalore Oniyavra Seva Coota”, o semplicemente “Bosco”, promosso dai Salesiani in collaborazione con numerosi volontari laici, il progetto toglie dalla strada e offre un futuro a migliaia di bambini e ragazzi ogni anno. Il Progetto è attivo da oltre 22 anni. I minori bisognosi sono davvero tanti. In una nota diffusa dall’agenzia Ans, secondo don Payyamthadathil, attuale Direttore del Bosco, circa 1 ragazzo su 4 in India è fuori dalla scuola e “sono 50 mila i minori che vivono e lavorano per strada, solo in questa città. Fanno l’elemosina, raccolgono stracci, abusano di sostanze. Sono ragazzi orfani, abbandonati o anche scappati da casa”. Per intercettare i minori bisognosi il “Bosco” sorveglia direttamente i luoghi a rischio, come stazioni o mercati popolari: “Abbiamo sei punti di contatto a Bangalore. Tre o quattro membri dello staff a turno controllano queste posizioni, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana” spiega don Payyamthadathil. Il lavoro di riabilitazione ha bisogno di medici, insegnanti e infermieri. Ma sono molti i casi che si risolvono con un esito positivo e che danno la forza per andare avanti e continuare il lavoro. Attualmente “Bosco” conta 8 centri di accoglienza per minori, quasi tutti nella città di Bangalore, oltre ai 6 avamposti urbani nei luoghi di maggior rischio. Oltre 100 i salesiani e gli animatori che collaborano alle attività e circa 6 mila i minori salvati dalla strada ogni anno. (AP) (31/3/2012 Agenzia Fides)
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.