A seguito di intercettazioni catturate dalla rete satellitare di una nave spia russa, presente nel Mediterraneo durante i giorni dell’assedio a Gheddafi, si aprono nuovi retroscena sull’assassinio del raìs decaduto di Libia.
E-ilmensile - Secondo la rete satellitare Al-Alam, alcune registrazioni telefoniche dimostrerebbero che ad uccidere Gheddafi non sia stato un giovane rivoluzionario, ma un comandante delle unità speciali del Qatar. Il piccolo e ricco Stato del Golfo Persico ultimamente è sempre immischiato nell’appoggio ai popoli vogliosi di destituire dittature decennali (l’emirato ha finanziato prima i rivoltosi libici, inviando truppe speciali, lo sta facendo ora in Siria contro Assad e lo fa continuamente supportando il movimento dei Fratelli Musulmani in qualsiasi parte del mondo). D’altra parte era nota la rivalità tra l’emiro del Qatar Tamim Ben Hamad Ale Thani e Muammar Gheddafi, che si resero protagonisti di un aspro diverbio durante un vertice dei paesi arabi svoltosi a Sirte. L’intercettazione accerterebbe proprio che l’ordine è partito dall’emiro Hamad bin Khalifa al Thani, che, apprendendo della cattura del raìs dal comandante delle sue unità, dopo avergli promesso laute ricompense, ne avrebbe ordinato l’uccisione.
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