Sei stupri in due giorni e altre due donne aggredite in metro
La Giunta Pisapia è nell'occhio del ciclone per la questione della sicurezza a Milano. In due giorni ci sono stati due stupri e altre due donne sono state aggredite in metro. In città ci sono 40mila clandestini, che sfuggono ad ogni controllo, e oltre 4mila rom, alcuni dei quali occupano liberamente il centro della città, con conseguenti lamentele pubbliche di cittadini che scrivono sui quotidiani lanciando l'allarme per episodi di accattonaggio, lavavetri in mezzo alle strade e occupazione abusiva di aree della città. Nessuno interviene, scrivono i cittadini sui giornali. Piazza Duomo e la Stazione Centrale sono simili a suk del Medio Oriente, con venditori ambulanti che occupano le piazze e che sulle bancarelle vendono qualsiasi cosa. Sul sagrato del Duomo è facile trovare ubriachi e alla Stazione Centrale si trova di tutto.
Sono poi cresciuti furti, borseggi, scippi, aggressioni e lo spaccio di droga a cielo aperto (in Corso Buenos Aires, piazza Prealpi, parco Sempione, porta Ticinese, parco Lambro, quartiere Adriano, Viale Monza, ecc.), con 83.605 denunce nel 2011 (+ 6% rispetto al 2010). Il controllo del territorio non sembra essere effettuato con rigore dai Vigili Urbani e dalle Forze dell'Ordine che il sindaco Giuliano Pisapia non vuole nelle strade per non dare l'impressione di una città militarizzata. Di volanti della Polizia e dei Carabinieri se ne vedono pochissime: la ragione risiederebbe nella mancanza di uomini. E i militari che controllavano i punti più caldi della città non ci sono più. Mancano anche i controlli nella metropolitana dalle 22 in avanti, che garantivano sicurezza ai cittadini che ritornavano a casa.
La Giunta Pisapia replica sdegnata, dicendo che non ha "tolto nessun agente dalla strada e che, viceversa, ha raddoppiato i vigili di quartiere nelle nove zone della città, e che non esiste nessun allarme sicurezza". Sta di fatto che al di là delle rassicurazioni dell'assessore alla sicurezza Granelli, i milanesi sono insoddisfatti sul tema della sicurezza e hanno paura. Per quanto riguarda i 4mila rom e i 40mila clandestini, noi siamo naturalmente per la cultura dell'accoglienza e della solidarietà, ma nel pieno rispetto delle regole. A questo riguardo non parliamo né di espulsioni né di sgomberi, ma Milano deve restituire sicurezza ai suoi cittadini, che sono ben un milione e 300 mila. I cittadini devono uscire la sera senza paura: devono andare al ristorante, al cinema, a teatro o in discoteca senza incontrare malviventi che li rapinino o peggio che usino violenza sessuale nei loro confronti. Le donne, checché ne dica l'assessore all'urbanistica Ada Lucia De Cesaris, sono da sempre in pericolo: basterebbe che l'assessore chiedesse i dati delle violenze sessuali sulle donne a Telefono Donna (guidato da anni con efficienza e competenza dalla Presidente Stefania Bartoccetti e dalle sue volontarie) o alla Clinica Mangiagalli di Milano, e constaterebbe che, mediamente, una donna al giorno a Milano viene stuprata. E, spesso, non denuncia neanche la violenza subita. E allora, avvocato De Cesaris, è allarmismo anche questo?
Non parliamo poi delle zone che sono abbandonate a se stesse. Mi riferisco ad Affori, Via Padova, Gratosoglio, Baggio, Quarto Oggiaro, Ponte Lambro, Parco delle Basiliche, Ortomercato, Via Farini, Via Jenner, Piazza Selinunte, la zona della Stazione Centrale, ecc. Milano conosce anche il fenomeno della prostituzione maschile e femminile. Con la presenza fortissima di uomini sudamericani e ragazze albanesi, rumene e donne cinesi adulte che vendono il loro corpo. Infine ci sono le bande giovanili latino-americane che scorazzano sulla metropolitana oppure consumano fiumi di birra in alcuni quartieri e sono il terrore della città.
Milano è tornata a rischio sicurezza e solo chi vive blindato nella sua casa o gira con la scorta non vede la realtà drammatica della città che dovrebbe ospitare l'Expo nel 2015. Ebbene, per quell’evento sono previsti 20 milioni di visitatori con una media giornaliera di 160mila persone. Ci domandiamo non senza preoccupazione: Milano ha un piano per la sicurezza per questa manifestazione internazionale? Perché, per esempio, non sentire e coinvolgere anche i consiglieri comunali, ex poliziotti, Abagnale (Pdl) e Ghezzi (PD), e la Commissione Provinciale per la Sicurezza e l'Ordine pubblico e la Commissione Antimafia comunale? Milano ha paura di stupri, rapine e omicidi, senza contare il traffico di droga e la presenza di boss mafiosi e di colletti bianchi che reinvestono il denaro sporco acquistando negozi, pizzerie, ristoranti, bar, appartamenti, sale gioco, bische clandestine, discoteche, ecc. Milano chiede solo sicurezza, signor sindaco Pisapia: è stanca di promesse!
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Sono presenti 4 commenti
Fo di bal! Aveva detto Bossi. Perchè non seguire il saggio consiglio? Non vedete che in giro non ci va più nessuno la sera? Siamo in stato di occupazione e la situazione peggiora: si all'accoglienza ma con grandissima cautela.
O ce ne dobbiamo andare noi in Africa? Basta dirlo.
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Il pezzo ce la mette tutta a drammatizzare, ma io francamente non vedo grandi differenze con la precedente amministrazione, salvo alcune zone limitate. Ad esempio piazza IV novembre è in peggioramento, anche per i lavori infiniti in Centrale.
Le periferie di Milano sono succursali africane. Comandano loro. Questa é la triste realtà e andrà sempre peggio sino a quando noi lo permetteremo. Poi si vedrà.
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