Dovrebbe arrivare domani al tavolo del consiglio dei ministri la spending review, il rapporto sulle voci di spesa da eliminare del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. L'obiettivo è riuscire a recuperare abbastanza risorse per evitare l’aumento dell’Iva. Fonti della Banca centrale europea auspicano accorpamento delle province e liberalizzazioni. Il servizio di Paola Simonetti: ascolta
Radio Vaticana - Bloccare l'aumento dell'Iva dal 21 al 23%. Parte da questo obiettivo la "spending review", la revisione della spesa pubblica, che il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Giarda, dovrebbe presentare domani in consiglio dei ministri. Un primo obiettivo ambizioso che l'esecutivo vorrebbe mettere a segno entro giungo, con una serie di tagli di spesa non facili che dovrebbero fruttare, in una prima fase, almeno 4 miliardi di euro. Il terreno su cui si dovrebbe realizzare la complessa operazione è quello di un ben assestato assottigliamento di ministeri, esercito, tribunali, risparmi sulla scuola. In ballo ci sono anche parte dei 13 miliardi di tagli lineari messi in atto dalle manovre precedenti per il biennio 2012-2013, per i quali si dovrà capire la concreta realizzabilità anche per non incappare nel pesante giudizio dei mercati. La Banca centrale europea, dal canto suo, auspica fortemente l'accorpamento delle province, definito "l'unica vera misura di taglio di costi della politica", e i capitoli concorrenza e liberalizzazioni per rilanciare la crescita.
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Sono presenti 4 commenti
la bce ci metterà il guinzaglio, se non l'ha già fatto; la prova che non comanda la politica
una crisi creata ad arte dalla finanza*e dalle banche* la - bce- invece di dare ordini alle nazioni obblighi le banche ad assistere gli imprenditori e commercianti con un po di soldi;invece di farli girare alle banche che fanno solo i cavoli loro e mentre ci sono padri di famiglia che si ammazzano dalla disperazioni e i politici che pensano solo a rubare si fanno dettare l'agenda dalla Angela Merkel e dal banchiere di turno " che pensa solo a togliere i soldi dalle nostre tasche, dopo di loro solo macerie"mandiamoli a casa;mi fanno schifo!!!!
Hai ragione. Sono da voltastomaco. Tutti. Non siamo più nessuno... siamo barboni. Non so se però questo stato di cose durerà: siamo italiani, ricordiamocelo bene e quando saremo stufi mettiamo su un casino e mandiamo tutti a casa. Però a pedate nel didietro e con gli scarponi ai piedi!
l'unica cosa che rimane da fare è non accettare le proposte che ci farà la bce quando avranno tolto tutti i soldi agl italiani e agl europei, meglio morire che accettare di essere loro schiavi
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