Il lancio è avvenuto alle 7.39, ma il missile è scoppiato dopo 2 minuti. La Corea del Nord minaccia chiunque osa raccogliere i resti. Condanna da parte di Seoul, Washington e Tokyo. Il silenzio di Pechino. Ignote le conseguenze sul potere di Kim Jong-un.
AsiaNews - Il tanto atteso lancio del missile a lungo raggio è fallito: lo ha dichiarato lo stesso governo della Corea del Nord, mentre il Sud e gli Stati Uniti parlano di "provocazione". In un breve comunicato, l'agenzia ufficiale Kcna ha dichiarato oggi che "il satellite di osservazione terrestre non è entrato nell'orbita prefissata". L'ammissione del fallimento - molto rara presso i nordcoreani - è venuta molte ore dopo che la Corea del Sud e gli Stati Uniti avevano confermato che il test del missile balistico era andato male.
La Kcna ha anche dichiarato che scienziati, tecnici ed esperti stanno studiando le cause del disastro. Il missile Unha 3, lanciato verso le 7.39 di stamane, è scoppiato dopo uno o due minuti, sbriciolandosi in circa 20 pezzi, caduti nelle acque internazionali a circa 160 km a ovest di Seoul. Il ministero della Difesa del Sud ha detto che i suoi militari stanno cercando nell'area per ricuperare i frammenti. Il Nord ha subito minacciato ritorsioni contro chiunque intercetti o raccoglie i resti del missile.
La Corea del Sud ha condannato il lancio come una provocazione e una minaccia alla pace e alla stabilità della regione; anche un portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha dichiarato che "Nonostante il fallimento del tentativo di lancio del missile, la provocazione della Nordcorea minaccia la sicurezza regionale, viola le leggi internazionali e contraddice i suoi recenti impegni".
Secondo Usa, Giappone e Sudcorea il lancio del missile era un test che prepara a lanci di missili a lunga gittata nucleari, che contravviene l'accordo sottoscritto lo scorso febbraio fra Pyongyang e Washington. Esso prevedeva la fine degli esperimenti missilistici nucleari in cambio di 240mila tonnellate di cibo dagli Usa. La Corea del Nord afferma invece che il missile portava solo un satellite per studiare meteorologico, e doveva servire a celebrare i 100 anni dalla nascita del defunto Kim Il-sung il prossimo 15 aprile.
In occasione delle celebrazioni, oggi il parlamento del Nord doveva incontrarsi per rafforzare la posizione del nuovo leader Kim Jong-un che due giorni fa è stato acclamato "primo segretario" del Partito.
Non è ancora chiaro se il raduno verrà fatto lo stesso e quali saranno le conseguenze. Intanto, quest'oggi, il giornale del Nord, il Rodong Sinmun, porta un editoriale su Kim Jong-un, "il sole che tutti i compagni, il personale di servizio e il popolo hanno acclamato dal profondo del desiderio del loro cuore".
Il lancio fallito di oggi era studiato per una traiettoria lungo l'ovest della penisola coreana e in un tratto di mare fra il Giappone e le Filippine.
La Cina, miglior alleato della Nordcorea non ha ancora espresso alcuna dichiarazione ufficiale sul lancio. Nel riportare la notizia, la Xinhua si limita a citare agenzie straniere. Gli Stati Uniti hanno deciso di riportare il fatto della "provocazione" davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu.
AsiaNews - Il tanto atteso lancio del missile a lungo raggio è fallito: lo ha dichiarato lo stesso governo della Corea del Nord, mentre il Sud e gli Stati Uniti parlano di "provocazione". In un breve comunicato, l'agenzia ufficiale Kcna ha dichiarato oggi che "il satellite di osservazione terrestre non è entrato nell'orbita prefissata". L'ammissione del fallimento - molto rara presso i nordcoreani - è venuta molte ore dopo che la Corea del Sud e gli Stati Uniti avevano confermato che il test del missile balistico era andato male.
La Kcna ha anche dichiarato che scienziati, tecnici ed esperti stanno studiando le cause del disastro. Il missile Unha 3, lanciato verso le 7.39 di stamane, è scoppiato dopo uno o due minuti, sbriciolandosi in circa 20 pezzi, caduti nelle acque internazionali a circa 160 km a ovest di Seoul. Il ministero della Difesa del Sud ha detto che i suoi militari stanno cercando nell'area per ricuperare i frammenti. Il Nord ha subito minacciato ritorsioni contro chiunque intercetti o raccoglie i resti del missile.
La Corea del Sud ha condannato il lancio come una provocazione e una minaccia alla pace e alla stabilità della regione; anche un portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha dichiarato che "Nonostante il fallimento del tentativo di lancio del missile, la provocazione della Nordcorea minaccia la sicurezza regionale, viola le leggi internazionali e contraddice i suoi recenti impegni".
Secondo Usa, Giappone e Sudcorea il lancio del missile era un test che prepara a lanci di missili a lunga gittata nucleari, che contravviene l'accordo sottoscritto lo scorso febbraio fra Pyongyang e Washington. Esso prevedeva la fine degli esperimenti missilistici nucleari in cambio di 240mila tonnellate di cibo dagli Usa. La Corea del Nord afferma invece che il missile portava solo un satellite per studiare meteorologico, e doveva servire a celebrare i 100 anni dalla nascita del defunto Kim Il-sung il prossimo 15 aprile.
In occasione delle celebrazioni, oggi il parlamento del Nord doveva incontrarsi per rafforzare la posizione del nuovo leader Kim Jong-un che due giorni fa è stato acclamato "primo segretario" del Partito.
Non è ancora chiaro se il raduno verrà fatto lo stesso e quali saranno le conseguenze. Intanto, quest'oggi, il giornale del Nord, il Rodong Sinmun, porta un editoriale su Kim Jong-un, "il sole che tutti i compagni, il personale di servizio e il popolo hanno acclamato dal profondo del desiderio del loro cuore".
Il lancio fallito di oggi era studiato per una traiettoria lungo l'ovest della penisola coreana e in un tratto di mare fra il Giappone e le Filippine.
La Cina, miglior alleato della Nordcorea non ha ancora espresso alcuna dichiarazione ufficiale sul lancio. Nel riportare la notizia, la Xinhua si limita a citare agenzie straniere. Gli Stati Uniti hanno deciso di riportare il fatto della "provocazione" davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu.
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