Un segno di Risurrezione. Con queste parole suor Riffat Sadiq della congregazione delle suore della Presentazione ha commentato, all’agenzia Fides, la riapertura di una scuola femminile situata nella valle di Swat, al confine tra Pakistan e Afghanistan.
Radio Vaticana - L’edificio, nel 2008, era stato distrutto da un attentato dei talebani che allora controllavano militarmente parte della zona, imponendo una rigida osservanza della sharia. Numerose scuole erano state distrutte e molti istituti pubblici e privati erano stati costretti alla chiusura. Dopo alcuni anni, e dopo un’imponente operazione dell’esercito regolare pakistano per restaurare lo stato di diritto nella valle di Swat, l’area è stata liberata dalle milizie talebane e le popolazioni locali hanno gradualmente ripreso la loro vita normale. Di pari passo anche le attività educative pubbliche e private hanno iniziato a rifiorire. “Come congregazione – ha detto suor Riffat - ci siamo consultate e abbiamo deciso di tornare ad essere presenti, con il nostro impegno nel campo dell’istruzione, in un’area popolata da musulmani e tribali”. Le suore della Presentazione sono presenti nel subcontinente indiano da oltre 100 anni e in Pakistan lavorano in tre province - Sindh, Punjab, Khyber - dove circa 35 religiose, oggi quasi tutte pakistane, portano avanti scuole e collegi. Nella scuola riaperta vi sono già tre suore e oltre 80 bambine iscritte che saranno seguite fino alla scuola superiore. “Siamo molto felici di aver potuto riportare una testimonianza cristiana di sviluppo ed istruzione – ha concluso suor Riffat - in un contesto così difficile”. (B.C.)
Radio Vaticana - L’edificio, nel 2008, era stato distrutto da un attentato dei talebani che allora controllavano militarmente parte della zona, imponendo una rigida osservanza della sharia. Numerose scuole erano state distrutte e molti istituti pubblici e privati erano stati costretti alla chiusura. Dopo alcuni anni, e dopo un’imponente operazione dell’esercito regolare pakistano per restaurare lo stato di diritto nella valle di Swat, l’area è stata liberata dalle milizie talebane e le popolazioni locali hanno gradualmente ripreso la loro vita normale. Di pari passo anche le attività educative pubbliche e private hanno iniziato a rifiorire. “Come congregazione – ha detto suor Riffat - ci siamo consultate e abbiamo deciso di tornare ad essere presenti, con il nostro impegno nel campo dell’istruzione, in un’area popolata da musulmani e tribali”. Le suore della Presentazione sono presenti nel subcontinente indiano da oltre 100 anni e in Pakistan lavorano in tre province - Sindh, Punjab, Khyber - dove circa 35 religiose, oggi quasi tutte pakistane, portano avanti scuole e collegi. Nella scuola riaperta vi sono già tre suore e oltre 80 bambine iscritte che saranno seguite fino alla scuola superiore. “Siamo molto felici di aver potuto riportare una testimonianza cristiana di sviluppo ed istruzione – ha concluso suor Riffat - in un contesto così difficile”. (B.C.)
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