sabato, aprile 14, 2012
La Commissione antimafia in Calabria al fianco del sindaco Maria Carmela Lanzetta: minacciata dalle 'ndrine, aveva deciso di lasciare la carica di primo cittadino

Liberainformazione - E´ stata una giornata importante per la Commissione Antimafia, per la Calabria e per l´intero paese. Le istituzioni hanno fatto sentire di essere al fianco delle persone perbene, di essere vicino a coloro che, come la Sindaco Lanzetta… e come tanti altri amministratori minacciati (oltre 200 solo nel 2010) si impegnano in prima linea per un paese normale, all´insegna della legalità. Portando la Commissione Antimafia in una piccola località della Locride, di poco più di 3.000 anime, abbiamo voluto fare sentire a tutte le persone oneste del paese che quella imboccata dalla Sindaco Lanzetta è la strada giusta: la strada del rispetto delle regole – l´unica strada che può portare crescita e sviluppo al territorio. Ed è per continuare su questa strada, per non gettare la spugna, per continuare a battersi per il futuro della sua gente, che la Sindaco ha avuto il coraggio di ritirare le dimissioni date qualche giorno fa, dopo avere subito il secondo attentato di ndrangheta.

Andando a Monasterace, come Commissione Antimafia abbiamo assunto degli impegni. E´giusto che sia così: la politica è la prima a dovere mettere in campo delle misure concrete. Ecco che ci siamo impegnati ad istituire una sessione straordinaria dei nostri lavori sulla Calabria con l´obiettivo di fare adottare dal Governo interventi ad hoc, mirati ad affrontare la recente recrudescenza dei fenomeni criminali nella regione, ma anche a prevedere misure per il lavoro e per la crescita che consentano alla Calabria di uscire dal permanente stato di emergenza.

Ma è importante che siamo in tanti a stare al fianco della Lanzetta e dei numerosi amministratori onesti, vittime di minacce. E non solo per una giornata, ma con continuità nel tempo. Perché: "non c´è giorno in cui non succeda qualcosa che ci toglie il sorriso" ci ha detto la Sindaco, raccontandoci che giusto ieri le è arrivata un´ulteriore lettera anonima.
Proprio perché non l´abbiamo lasciata sola, la Lanzetta ha trovato il coraggio di ritirare le dimissioni. Adesso però dobbiamo essere più che mai al suo fianco, anche domani, dopodomani, e nelle settimane a venire.

Ecco che è preziosissima, ad esempio, e molto concreta, la spontanea disponibilità che mi ha raggiunto mentre ero in viaggio e che ho potuto portare alla Sindaco, espressa da 16 Comuni della Valle del Samoggia e delle Terre dei Castelli a creare un "Ponte della legalità", una sorta di gemellaggio tra consorzi di comuni: le Valli del Samoggia e del Panaro, in Emilia Romagna, a braccetto dei comuni virtuosi della Locride, per sostenersi reciprocamente e in modo solidale nel contrasto alle mafie. Perché se è vero che le mafie sono emigrate al nord, è anche vero che l´antimafia non conosce confini e può essere estremamente piú forte delle mafie, purchè compatta.

Così come è fondamentale il ruolo dei media. La Lanzetta, con le sue dimissioni, ha avuto la capacità di spezzare l´isolamento in cui versava il suo comune e di dare visibilità allo straordinario lavoro che gli amministratori compiono quotidianamente nel contrasto alla criminalità . Non possiamo lasciare che si ripristini il cono d´ombra precedente. Bisogna tenere acceso un forte faro che sgombri il campo dalle paure, e aiuti a rendere contagioso il coraggio che la Lanzetta ha saputo mettere in campo.

Ecco dunque un forte appello a tutte le testate giornalistiche, radiofoniche, televisive: garantire una vera "scorta mediatica" alla Sindaco di Monasterace e a quelli che vorranno seguire il suo esempio. Perché non basta una scorta militare per proteggere la legalità.

* Commissione parlamentare antimafia

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