venerdì, aprile 20, 2012
Presentato oggi a Roma il festival internazionale “Letterature 2012”.

Radio Vaticana - La manifestazione, giunta all’undicesima edizione, si svolgerà nella Basilica di Massenzio a Roma dal 16 maggio al 21 giugno. Scrittori, poeti e saggisti saliranno sul palco per leggere testi inediti sul tema “semplice/complesso”. Tra le novità di quest’anno un concorso letterario e un omaggio ad Italo Calvino, come spiega la direttrice della manifestazione Maria Ida Gaeta, al microfono di Michele Raviart.

R. – Il tema del festival di quest’anno, semplice e complesso, è un tema calviniano: c’è sempre una relazione tra il tema e l’autore cui si rende omaggio. Però, questo omaggio sarà diverso dalle altre occasioni: non ci sarà una serata-Calvino, bensì dieci aperture di serata – tra i tre e i quattro minuti – che saranno una nuova produzione del festival con Luca Lagash e Antonio Cremonesi e Moleskine: sono musicisti, hanno inventato dieci canzoni ispirate a dieci romanzi di Calvino. La prima sarà “Le città invisibili”, la riscrittura in canzone pop de “Le città invisibili”. E così, man mano, per ogni serata.

D. – Come si svolgeranno le serate?

R. – Le serate si apriranno tutte con questa pillola di Calvino. Dopo questa presentazione, questo omaggio a Calvino, inizia la serata secondo uno schema molto tradizionale del festival. A volte, ci sono attori che introducono gli scrittori, a volte no, e ci sarà sempre musica live. Abbiamo dato notizia solo della presenza di Michale Nyman, nella prima serata, perché ci sembrava particolarmente importante segnalarla. Gli elementi che compongono le serate sono questi.

D. – Ogni sera ci saranno sul palco almeno due autori: come sono stati scelti gli abbianamenti?

R. – Gli abbinamenti sono anche un po’ a contrasto e spiritosi. Per esempio, sfruttando un po’ il tema del semplice complesso, ad esempio Karen Swan e Franca Valeri, o Sophie Kinsella e Luisa Muraro che declinano davvero aspetti molto diversi dell’identità femminile. L’altra cosa che forse è da ricordare è che nella serata del 14 giugno, insieme a Vanessa Diffenbauch e a Jeannette Winterson, ci saranno i cinque finalisti del Premio Strega 2012, come ormai da tradizione, da qualche anno.

D. – La seconda giornata del festival sarà dedicata alla poesia, ed è anche un omaggio ad autori passati …

R. – Torno sempre al tema “semplice complesso”, perché poi io da lì mi muovo e costruisco le serate. Se si pensa alla complessità del pensiero e a come i poeti la declinano nella semplicità del verso, la poesia quest’anno ci voleva. Con la morte di Pagliarani, tutto sommato, è finita un’intera generazione di poeti, e allora mi piaceva segnare questo passaggio di secolo. Ho chiesto a dieci poeti italiani di leggere un poeta scomparso negli ultimi dieci anni e poi propri versi. Ci sarà anche in quella serata un poeta americano, che si chiama Robert Hass, poeta residente alla “American Accademy” di Roma, che scriverà anche lui versi inediti sul tema.

D. – Sul tema “semplice complesso” quest’anno ci sarà anche un concorso letterario rivolto agli spettatori.

R. – Uno dei punti di forza del festival è sempre stato il pubblico: quest’anno, alla boa dei dieci anni, ho detto: ‘Facciamo una cosa che coinvolga direttamente il nostro pubblico’. Potranno partecipare tutti, con 1.800 parole. Basta consultare il sito www.festivaldelelletterature.it, si cerca il concorso e saranno votati i testi on-line. Accogliamo al concorso i primi cento testi, poi li rimettiamo in rete e i primi cinque saranno premiati e coinvolti un po’ nell’ultima serata del festival.

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