È salito a 10 morti, ma i bilanci sono contrastanti, il numero delle vittime nell’attentato compiuto questa mattina all’uscita dei fedeli dalla moschea di Zin al Abidin, nel quartiere di Maidan a Damasco
Misna - Tra le vittime della deflagrazione – la terza e quella di maggiore entità verificatasi oggi nella capitale siriana – ci sarebbero civili e agenti della sicurezza. Le altre due esplosioni, ma non ci sono bilanci di vittime, sarebbero avvenute poco prima nel quartiere di Salhieh, non lontano dal Parlamento e in un’area industriale della città. Secondo alcuni testimoni citati dalla stampa internazionale la detonazione nei pressi della moschea sarebbe stata causata da un attentatore con una cintura esplosiva, fattosi saltare in aria ad un posto di blocco. Questi episodi, che prendono di mira il centro della città finora risparmiato dalle violenze tra esercito e oppositori armati in corso in altri centri, avvengono mentre nel paese sono presenti i 15 osservatori internazionali dispiegati dalla comunità internazionale per monitorare il cessate-il-fuoco parte del piano di pace mediato da Kofi Annan.
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