sabato, maggio 19, 2012
Da qualche tempo, nei sacri palazzi della Curia Romana, qualcuno, arbitrariamente, invia alla stampa documenti riservati degli uffici della Segreteria di Stato. Prima hanno divulgato documenti curiali, poi addirittura lettere private di Benedetto XVI, mettendo in imbarazzo tutti i collaboratori del Papa…

di Alberto Giannino

E' proprio vero che al peggio non c'è mai fine. Tutta questa strategia di screditamento è nata per pubblicizzare un libro che rivelerà i contenuti di queste lettere, che sono state anticipate sul settimanale del Corriere della Sera "Sette". Caro Ferruccio de Bortoli, il Corriere della Sera di Albertini, Missiroli, Montanelli, Spadolini, Cavallari (il primo direttore che fece un'intervista ad un Papa), Ostellino, Ugo Stille, Mieli, non avrebbe mai fatto una scelta editoriale di questo tipo. Forse è stata fatta per aumentare la tiratura del quotidiano (non a caso c'è la foto del Papa in copertina), ormai in netto ribasso (450mila copie rispetto alle 900mila di qualche anno fa), ma è ovvio che qui la privacy non è stata riservata e che non c'è stato alcun riguardo per la figura del Santo Padre Benedetto XVI. E per che cosa poi? Per vendere un po' di copie di un libro che sicuramente non sarà mai un best seller, a dispetto delle grandi attese dell'autore. Il quale per successo, denaro e popolarità non ha avuto rispetto e sensibilità per la persona di Benedetto XVI e alla privacy di cui ha diritto come ogni persona. Il garante della privacy deve intervenire e sanzionare i responsabili di questa squallida e riprovevole operazione che di giornalistico non ha proprio nulla. Neanche i servizi deviati sarebbero arrivati a tanto, neanche Pecorelli e neanche qualche loggia massonica.

Ritorniamo ai sacri palazzi. L'obiettivo della divulgazione di questi documenti e lettere del Papa è quello (ormai evidente a tutti) di "silurare" il Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, dimostrando che non è in grado di controllare i suoi uffici e i suoi dipendenti. Bertone ha 78 anni e i suoi detrattori lo vogliono pensionare non a 80 anni (come è nelle intenzioni del Papa) ma subito. Addirittura si dice che i cardinali Piacenza e Sandri sarebbero già pronti per la successione a Bertone. Ricordiamo, però, che il predecessore di Bertone, il cardinale Sodano, è rimasto in carica fino a 80 anni suonati. E, dicono i bene informati, abbia ancora un potere enorme, controlli settori della diplomazia e, naturalmente, della Curia Romana. E che sarebbe rimasto volentieri Segretario di Stato ancora per qualche anno. Poi Benedetto XVI, con la consueta mitezza e fermezza, è riuscito a convincerlo a godersi il meritato riposo.

Da parte nostra riteniamo che la longa manus che ha dato le direttive di divulgare documenti segreti e riservati non può che essere un porporato infedele. Non ha importanza se vescovo o cardinale: si tratta di una persona che per nuocere a Bertone ricorre ad ogni mezzo illecito. Il suo obiettivo è appunto quello di delegittimare Bertone, di appannare la sua immagine e di sconfessare il suo operato, in modo che papa Benedetto XVI lo sostituisca ora e non già nel 2014. Ma il Papa conosce bene il cardinale Bertone, ha piena e totale fiducia nella sua persona, si fida di lui e non ha motivi per sostituirlo.

Allora che interesse ha l'infedele che danneggia la Chiesa Cattolica rivelando carteggi riservatissimi del Papa con capi di stato e di governo? Beh, controllare indirettamente la Curia romana, nominare Nunzi Apostolici in tutto il mondo, cardinali e vescovi di diocesi importanti, lo Ior, l'Università cattolica, il Gemelli, la Tv Vaticana, l'Osservatore Romano, Avvenire, la Facoltà teologiche e gli Ordini religiosi. E invece finirà solo per generare nell'opinione pubblica, nei religiosi, nel clero, nei vescovi e nei cardinali sentimenti di indignazione e di ripulsa.

Sono presenti 3 commenti

Anonimo ha detto...

Sicuramente si stanno perdendo tutte le remore che facevano della ns società un civile convivio.
Scherza coi fanti ma lascia stare i santi, si diceva tempo fa. Il degrado é imperante e per "Un pugno di dollari" per dirla con il grande Sergio Leone, si venderebbe l'anima al diavolo. A parte che il Corriere si sa cos'é.

Anonimo ha detto...

Che squallore e quanta malvagità spudorata in alcuni uomini che occupano un settore tanto importante della società, società già lontana dalla chiesa quindi facilmente influenzabile anche dalle più insignificanti notizie!

Anonimo ha detto...

Scienza e Religione dovrebbero in ultimo poter camminare mano nella mano. Dovremmo accantonare la credenza che accettare la scienza significhi anche rifiutare il credo in Dio.
Dovremmo mirare invece ad un intendimento di Dio che non sia in contrasto con la scienza e mentre la Religione potrebbe guardare oltre un qualsiasi dato scientifico nessuna Religione dovrebbe poter continuare ad esistere solo perche’ puo’ speculare sull’ignoranza o misinformazione delle genti.
La Scienza Progressiva di Wavevolution rivela l'esistenza di Un Dio come non e' stato possibile finora per Religioni e scienza tradizionale.
Wavevolution mostra come il movimento dell'energia negli atomi sia identico a quello nelle onde.
La Creazione e' cosi' rivelata da uno stesso Movimento.
Possiamo definire questo singolo comportamento come Una Legge, Una Direzione oppure anche Una Volonta’ poiche' questa rimane da sempre immutata.
La fonte di attrazione fra ogni due elementi opposti e complementari e' la stessa Legge o Volonta' che provvede all'esistenza di Un Ordine nell' Universo.
Tutte le forme di energia nell'Universo sono orchestrate da un costante riassestamento dei loro campi magnetici come fossero le tante pedine che si muovono meccanicamente in Una eterna Scacchiera giocata dalla stessa Mano.
La scoperta dell'esistenza di Una Legge Universale e di un Ordine nell'Universo che ebbero un inizio (al Tempo del Big Bang) non causato dalla razza Umana confermano di conseguenza l'esistenza di Un Creatore.
http://www.wavevolution.org/it/humanwaves.html

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