Scomparso sabato, il giornalista francese Roméo Langlois, corrispondente in Colombia di ‘France-24’, è “molto probabilmente” prigioniero della guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia
Misna - “Le informazioni di cui disponiamo sono che il nostro compatriota è stato catturato in un’imboscata mentre effettuava un reportage su un’operazione di lotta al narcotraffico” ha detto in serata il portavoce aggiunto del Quai d’Orsay, Romain Nadal, precisando che Langlois “sarebbe stato ferito e prelevato con cinque soldati colombiani che sono stati poi rilasciati”. “Anche se non c’è stata una rivendicazione ufficiale del suo sequestro, riteniamo, insieme alle autorità colombiane, che molto probabilmente è nelle mani delle Farc. Riteniamo le Farc responsabili…Si sono impegnate pubblicamente a rinunciare ai sequestri, chiediamo loro di rispettare questo impegno e di liberare immediatamente Langlois” ha aggiunto Nadal.
Secondo le ricostruzioni disponibili, il giornalista, 35 anni, sarebbe rimasto coinvolto in un attacco armato avvenuto la mattina di sabato nel dipartimento meridionale di Caquetá in cui quattro militari colombiani sono stati uccisi e altri otto sono rimasti feriti.
Misna - “Le informazioni di cui disponiamo sono che il nostro compatriota è stato catturato in un’imboscata mentre effettuava un reportage su un’operazione di lotta al narcotraffico” ha detto in serata il portavoce aggiunto del Quai d’Orsay, Romain Nadal, precisando che Langlois “sarebbe stato ferito e prelevato con cinque soldati colombiani che sono stati poi rilasciati”. “Anche se non c’è stata una rivendicazione ufficiale del suo sequestro, riteniamo, insieme alle autorità colombiane, che molto probabilmente è nelle mani delle Farc. Riteniamo le Farc responsabili…Si sono impegnate pubblicamente a rinunciare ai sequestri, chiediamo loro di rispettare questo impegno e di liberare immediatamente Langlois” ha aggiunto Nadal.
Secondo le ricostruzioni disponibili, il giornalista, 35 anni, sarebbe rimasto coinvolto in un attacco armato avvenuto la mattina di sabato nel dipartimento meridionale di Caquetá in cui quattro militari colombiani sono stati uccisi e altri otto sono rimasti feriti.
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