martedì, maggio 01, 2012
Qualche tempo fa, all’ingresso di diverse località si veniva accolti da un estemporaneo cartello stradale che informava di come quel comune o quella città fossero “de-berlusconizzati”. Strappava qualche ironico sorriso o un’alzatina di spalle a seconda che il viaggiatore votasse o meno per il PDL. Ora il Berlusca se ne è andato e il nemico è un ente statale ancor più odioso per certuni: Equitalia. Probabilmente ora tale annuncio sarà “Comune de-equitalizzato”

di Silvio Foini

A Cortina poi Equitalia è il nemico numero uno, da cacciare a calci nel sedere quanto prima, pena vedersi affibbiare la patente di comune dove vivono i classici “furbetti”, evasori del fisco in grande stile che scivolano veloci come sciatori, esperti in slalom gigante fra le fitte foreste fiscali. Tant’è che il sindaco del paese da fiaba, guarda caso un bocconiano doc, Andrea Franceschi, erede di una dinastia di albergatori cortinesi, giura che libererà Cortina dalla scomoda e ingombrante presenza di Equitalia, la fatina malvagia del blitz di Natale.

In realtà non son pochi i paesi del Cadore in guerra contro “Roma arraffona” che sfruttano la legge 166/2011 per non servirsi di Equitalia per la riscossione dei loro crediti. Il primo paese che ha fatto da apripista (termine molto usato da queste parti) è stato Calalzo, 2500 abitanti, cui si sono volentieri e prontamente accodati Santo Stefano, Perarolo, Domegge e Agordo. L’ormai mitico blitz di Natale doveva pur lasciare degli strascichi ed in fatti, a pochi giorni dalle urne aperte il 6 e il 7 maggio si medita vendetta. Staremo a vedere.

Il sindaco di Cortina ha inoltre affermato che: “Se noi potessimo gestirci le risorse, anche solo per qualche anno — spiega Franceschi — saremmo allo stesso livello di servizi e promozione delle località svizzere o austriache. Solo di Imu da Cortina a Roma andranno oltre 10 milioni di euro. Tutte risorse che vengono drenate dal territorio e finiscono altrove, in qualche calderone, e ci penalizzano. La vera differenza tra le maggiori località turistiche italiane e quelle europee è tutta qui: all’estero hanno una fiscalità molto vicina al territorio, con partecipazioni delle entrate Iva che noi purtroppo possiamo solo immaginare. Passare per l’isola degli evasori è inaccettabile: oltre al danno, anche la beffa”.

Nonostante tutto, Cortina ha retto all’impatto della Finanza. Che poi il turismo abbia avuto una flessione è fisiologico, in tempi di recessione: la crisi è arrivata anche quassù, dove qualche attività commerciale (poche, comunque) ha cessato di esistere. Ma le previsioni catastrofiche degli albergatori, dei gestori degli impianti e dei maestri della scuola di sci, che avevano ipotizzato in un 25/30% il calo dei turisti, sono state sorprendentemente disattese. “Nonostante tutto abbiamo tenuto - commenta ancora il sindaco di Cortina – ma azioni mediatiche così forti veicolano messaggi distorti, che non ci fanno di certo bene. Le presenze italiane stanno crescendo nella vicina Austria, questo è un dato incontrovertibile. Francamente è difficile capire quanto sia correlato con quello che è successo, però il dato è questo”.

Insomma, Equitalia dovrà presto recarsi al mare per le prossime vacanze…

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

..e anche al mare sarà la stessa solfa, son solo capaci di piangere anche se il loro portafoglio rimane comunque gonfio, anche perchè in quelle località non soggiornano pensionati.Non credo che sostituire Equitalia con enti vicini al territorio porterà solo rose e fiori.

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