Era l’11 marzo 2011 quando un devastante terremoto seguito da uno tsunami di enorme potenza devastò quasi del tutto tre prefetture giapponesi, quelle di Iwate, Miyagi e Fukushima.
E-ilmensile - In quest’ultima poi, lo tsunami creò uno dei maggiori danni nucleari del secolo. Oggi a poco più di un anno di distanza il Giappone ha smaltito il 12,3 per cento delle macerie accumulate. Il ministro dell’Ambiente Goshi Hosono, ha espresso soddisfazione per il buon esito delle operazioni e ha spiegato gli enormi progressi fatti in materia riciclo. Alcuni intoppi nella tempistica di stoccaggio delle macerie si sono avuti in seguito al rifiuto di alcuni enti locali che non accettano di buon grado di avere materiale radioattivo nel proprio territorio. Fino a a oggi il totale delle macerie che sono state trattate è dell’11,7 per cento nella prefettura di Iwate, 12,9 per cento a Miyagi e l’8,5 per cento a Fukushima, unica prefettura in cui i lavori proseguono lentamente.
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