La Chiesa non ammette il suicidio ma prega per le vittime di questa tragedia
Continua la piaga dei suicidi in Italia. L’ultimo in ordine di tempo riguarda un custode di Napoli che si è tolto la vita perché ha ricevuto una lettera di licenziamento e non ha retto al dolore. Prima di lui almeno 27 persone hanno fatto una fine analoga nel 2012. Sarà la recessione economica, saranno le tasse, sarà l’aumento delle bollette, il fenomeno dell’usura, il mutuo da pagare, i prestiti delle finanziarie e delle banche, il fallimento dell’azienda, la perdita del posto di lavoro, ma negli ultimi anni in Italia questo fenomeno dei suicidi non si era mai verificato. Il primo ministro Mario Monti ha dichiarato con la sua flemma e il suo self control che “in Grecia i suicidi sono stati 1.725” e il Fatto quotidiano gli ha risposto con le seguenti parole: ”E’ bello sapere che ci sia qualcuno che conta mentre tu muori”.
In questi ultimi tre anni abbiamo visto nuclei famigliari andare a mangiare alla Caritas per la prima volta, abbiamo visto crescere la disoccupazione (2 milioni e 100mila, +9,7%), aumentare il numero dei cassintegrati (un milione) e chiudere migliaia di piccole e medie aziende. E’ evidente che la recessione economica ha un ruolo rilevante in tutti questi suicidi, e occorre che le Istituzioni si attivino per aiutare tutte le famiglie che vivono questo grave disagio economico. Molti dovrebbero imitare la Diocesi di Milano: nel 2008 il cardinale Dionigi Tettamanzi istituì un Fondo per aiutare le famiglie e con 14 milioni di euro (messi a disposizione dal Cardinale, da Enti vari, da Istituzioni, da Banche) la Curia ha aiutato ben 7mila famiglie e oggi il cardinale Angelo Scola sta ripetendo l’esperienza precedente mettendo a disposizione delle famiglie un milione di euro, iniziando di fatto la fase 2 del Fondo della Diocesi.
Sul suicidio occorre fare anche una riflessione teologica. La Chiesa lo vieta e a volte nega i funerali perché si attiene alle parole bibliche: «Non uccidere» (Es 20,13) e «Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio". Ma io vi dico: Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio» (Mt 5,21-22). La vita umana è sacra perché, fin dal suo inizio, comporta l'azione creatrice di Dio e rimane per sempre in una relazione speciale con il Creatore, suo unico fine. Solo Dio è il Signore della vita dal suo inizio alla sua fine: nessuno, in nessuna circostanza, può rivendicare a sé il diritto di distruggere direttamente un essere umano innocente.
La Scrittura, nel racconto dell'uccisione di Abele da parte del fratello Caino, rivela fin dagli inizi della storia umana la presenza nell'uomo della collera e della cupidigia, conseguenze del peccato originale. L'uomo è diventato il nemico del suo simile. Dio dichiara la scelleratezza di questo fratricidio: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello» (Gn 4,10-11). L'Alleanza tra Dio e l'umanità è intessuta di richiami al dono divino della vita umana e alla violenza omicida dell'uomo: «Del sangue vostro anzi, ossia della vostra vita, io domanderò conto [...]. Chi sparge il sangue dell'uomo, dall'uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio egli ha fatto l'uomo» (Gn 9,5-6). L'Antico Testamento ha sempre ritenuto il sangue come un segno sacro della vita. Questo insegnamento è necessario in ogni tempo. La Scrittura precisa la proibizione del quinto comandamento: «Non far morire l'innocente e il giusto» (Es 23,7). L'uccisione volontaria di un innocente è gravemente contraria alla dignità dell'essere umano, alla “regola d'oro” e alla santità del Creatore. La legge che vieta questo omicidio ha una validità universale: obbliga tutti e ciascuno, sempre e dappertutto. Nel Discorso della montagna il Signore richiama il precetto: «Non uccidere» (Mt 5,21); vi aggiunge la proibizione dell'ira, dell'odio, della vendetta. Ancora di più: Cristo chiede al suo discepolo di porgere l'altra guancia, di amare i propri nemici. Egli stesso non si è difeso e ha ingiunto a Pietro di rimettere la spada nel fodero.
Ciascuno è responsabile della propria vita davanti a Dio che gliel'ha donata. Egli ne rimane il sovrano Padrone. Noi siamo tenuti a riceverla con riconoscenza e a preservarla per il suo onore e per la salvezza delle nostre anime. Siamo amministratori, non proprietari della vita che Dio ci ha affidato, non ne disponiamo. Il suicidio contraddice la naturale inclinazione dell'essere umano a conservare e a perpetuare la propria vita. Esso è gravemente contrario al giusto amore di sé. Al tempo stesso è un'offesa all'amore del prossimo, perché spezza ingiustamente i legami di solidarietà con la società familiare, nazionale e umana, nei confronti delle quali abbiamo degli obblighi. Il suicidio è contrario all'amore del Dio vivente. Se è commesso con l'intenzione di servire da esempio, soprattutto per i giovani, il suicidio si carica anche della gravità dello scandalo. La cooperazione volontaria al suicidio è contraria alla legge morale. Solo gravi disturbi psichici, l'angoscia o il timore grave della prova, della sofferenza o della tortura possono attenuare la responsabilità del suicida.
Ma non si deve disperare della salvezza eterna delle persone che si sono date la morte. Dio, attraverso le vie che egli solo conosce, può preparare loro l'occasione di un salutare pentimento. La Chiesa prega sempre per le persone che hanno attentato alla loro vita, come ha fatto recentemente il Cardinale Gianfranco Ravasi per la poetessa suicida Antonia Pozzi, per la quale ha celebrato anche una Messa.
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Sono presenti 12 commenti
Monti conta i morti. Fa orrore. Era meglio il Berlusca che contava quelle che faceva...ma non faceva morire nessuno se non dal ridere. Al peggio non c'è mai fine!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Monti sta solo cercando di rimediare a ciò che ha fatto ridere molti per anni!!
Certo! Sfoltisce la popolazione! Non mi faccia ridere. Non vede che abbiamo perso la sovranità popolare=? Lei, come tutti noi ora é un suddito della BCE.
certo per monti siamo soli dei numeri...mi ricorda qualcuno...BESTIAAAAAAAAAAA
Monti come puo' pretendere dal popolo italiano fiducia e onestà a pagare ulteriormente tasse sempre più pesanti per una politica da sempre sinonimo di corruzione continuando oltremodo sulla stessa linea, rubare ai più poveri per dare ai ricchi, e vedere crescere sempre di più il loro stipendio che agli occhi del mondo intero é sproporzionato.
Qui si è oltrepassato il limite.
Monti è una vergogna per l'Italia intera e io ogni giorno di più mi vergogno di essere italiano.
perchè non si suicida lui e tutti i ministri di questo schifo di governo.
forse cominceremmo a respirare un'aria più pulita e salubre.
Italiani sempre più pecore purtoppo.
Italiani col sale in zucca, non pecore. Non serve agitarsi. Quando ci saranno le elezioni si saprà a chi dare il voto.
ma volete capire che la responsabilità non è di uno solo? Tutti i politici che si sono seduti al potere negli ultimi 20 anni ci hanno portato al disastro. Purtroppo c'è ancora chi difende questi qui.Svegliamoci la politica non esiste più ci sono solo affaristi senza scrupoli, non ANDIAMO A VOTARE COSì QUESTI VANNO A RACCOGLIERE POMODORI NEI CAMPI, li e il loro posto.
Rimane solo la speranza in un comico! Vi rendete conto dove siamo andati a finire?
Vadano via tutti dal parlamento.
Wiva Grillo. Dai che sei tutti noi e loro se la fanno sotto: il loro tempo é finito!!!!!!
Occorre un'azione attiva da parte di tutti noi.. Finiremo solo per lamentarci...se non faremo qualcosa...
Quale?
che schifoooooo!!!!! BASTAAAAA!!!!!!!!!!
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