All’eterno dibattito che coinvolge gli italiani su chi considerare "resistenti" si aggiunge un altro tassello.
E-ilmensile -L’indimenticabile interprete de “Il disprezzo”, Brigitte Bardot, ha scritto una lettera al Ministro della Giustizia italiana, Paola Severino, per chiedere la liberazione dei dodici attivisti arrestati a seguito dell’operazione Occupy Green Hill. L’attrice ha definito i dodici dei veri e propri resistenti. Gli attivisti si sono resi protagonisti della liberazione di trenta cagnolini, di razza beagle, destinati alla pratica della vivisezione per test farmaceutici dell’azienda americana Marshal, che ha uno stabilimento per testare sui beagles i propri prodotti in Italia, a Montichiari, in provincia di Brescia. Qui, dove sono rinchiusi circa duemila e cinquecento cani, si sono radunate circa millecinquecento persone, provenienti da più parti d’Italia (Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Veneto e Lazio). Centocinquanta sono riusciti a portarsi lungo le recinzioni dello stabilimento, spezzare le inferriate, entrare e liberare, prima di essere fermati, trenta cani. Gli arrestati, accusati di furto e violazione di domicilio sono stati dodici (otto uomini e quattro donne, di cui nessuno della provincia di Brescia). Il danno all’azienda si stima intorno ai duecentocinquantamila euro. Due poliziotti e due carabinieri sono stati lievemente feriti nelle azioni di contenimento.
E-ilmensile -L’indimenticabile interprete de “Il disprezzo”, Brigitte Bardot, ha scritto una lettera al Ministro della Giustizia italiana, Paola Severino, per chiedere la liberazione dei dodici attivisti arrestati a seguito dell’operazione Occupy Green Hill. L’attrice ha definito i dodici dei veri e propri resistenti. Gli attivisti si sono resi protagonisti della liberazione di trenta cagnolini, di razza beagle, destinati alla pratica della vivisezione per test farmaceutici dell’azienda americana Marshal, che ha uno stabilimento per testare sui beagles i propri prodotti in Italia, a Montichiari, in provincia di Brescia. Qui, dove sono rinchiusi circa duemila e cinquecento cani, si sono radunate circa millecinquecento persone, provenienti da più parti d’Italia (Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Veneto e Lazio). Centocinquanta sono riusciti a portarsi lungo le recinzioni dello stabilimento, spezzare le inferriate, entrare e liberare, prima di essere fermati, trenta cani. Gli arrestati, accusati di furto e violazione di domicilio sono stati dodici (otto uomini e quattro donne, di cui nessuno della provincia di Brescia). Il danno all’azienda si stima intorno ai duecentocinquantamila euro. Due poliziotti e due carabinieri sono stati lievemente feriti nelle azioni di contenimento.
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È presente 1 commento
Una donna che da sempre considera gli animali esseri viventi che hanno tutti i diritti, a differenza di chi crede che siano degli oggetti.... per scopi di lucro oppure di divertimento, Io sarò sempre dalla loro parte... perchè ritengo che rispettare tutti vuol dire che rispetto me stessa.
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