Il sud che si ribella continua a fare i conti con ritorsioni violente. Succede a Lamezia Terme, in provincia di Cosenza, dove negli ultimi due giorni si sono registrate due esplosioni di chiaro stampo mafioso.
E-ilmensile - La ‘Ndrangheta in questi giorni sta subendo una forte controffensiva da parte della società civile, riunita tutta attorno a Don Panizza, divenuto faro di resistenza con la creazione della cooperativa Progetto Sud, dichiaratamente antimafia e con intenti di forte integrazione sociale. Quel prete venuto dal nord ieri ha incontrato il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, per discutere proprio delle norme utili a smantellare l’egemonia della criminalità organizzata in Calabria. Durante quest’incontro è esploso un ordigno davanti a uno studio fotografico e oggi si è bissato con la deflagrazione di una bomba dinanzi a una pizzeria. In entrambi i casi le vittime degli attentati non hanno riportato danni fisici e non hanno denunciato alcuna precedente minaccia o richiesta di racket.
Tuttavia gli investigatori della Dda di Catanzaro pensano che entrambi gli episodi possano essere legati a regolamenti di conti passati. Infatti Raffaele Ventura, fotografo, è il fratello di una vittima di ‘Ndrangheta ammazzato nel 1996 i cui colpevoli non sono stati mai identificati. Proprio in questi mesi le autorità hanno deciso di riaprire il caso e questo potrebbe essere stato il motivo dell’avvertimento.
La violenza e il clima di terrore questa volta però non piegano al silenzio la gente, che sta rispondendo con profondo impegno civile, stringendosi in associazioni antimafia e invocando l’intervento politico in tutti i passaggi chiave.
Il tribunale di Lamezia Terme, per mancanza di fondi, potrebbe essere chiuso, ma il sindaco Speranza e molti cittadini stanno protestando affinché la decisione venga revocata.
E-ilmensile - La ‘Ndrangheta in questi giorni sta subendo una forte controffensiva da parte della società civile, riunita tutta attorno a Don Panizza, divenuto faro di resistenza con la creazione della cooperativa Progetto Sud, dichiaratamente antimafia e con intenti di forte integrazione sociale. Quel prete venuto dal nord ieri ha incontrato il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, per discutere proprio delle norme utili a smantellare l’egemonia della criminalità organizzata in Calabria. Durante quest’incontro è esploso un ordigno davanti a uno studio fotografico e oggi si è bissato con la deflagrazione di una bomba dinanzi a una pizzeria. In entrambi i casi le vittime degli attentati non hanno riportato danni fisici e non hanno denunciato alcuna precedente minaccia o richiesta di racket.
Tuttavia gli investigatori della Dda di Catanzaro pensano che entrambi gli episodi possano essere legati a regolamenti di conti passati. Infatti Raffaele Ventura, fotografo, è il fratello di una vittima di ‘Ndrangheta ammazzato nel 1996 i cui colpevoli non sono stati mai identificati. Proprio in questi mesi le autorità hanno deciso di riaprire il caso e questo potrebbe essere stato il motivo dell’avvertimento.
La violenza e il clima di terrore questa volta però non piegano al silenzio la gente, che sta rispondendo con profondo impegno civile, stringendosi in associazioni antimafia e invocando l’intervento politico in tutti i passaggi chiave.
Il tribunale di Lamezia Terme, per mancanza di fondi, potrebbe essere chiuso, ma il sindaco Speranza e molti cittadini stanno protestando affinché la decisione venga revocata.
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Sono presenti 2 commenti
Ma chi l'ha scritta questa notizia...Paperino?
Mi sa che è arrivata l'ora per questo improvvisato giornalista che cambi mestiere...Lamezia è in provincia di Catanzaro...ignorante.
In effetti il giornalista di "E-ilmensile", quotidiano da cui abbiamo ripresto l'articolo, si è sbagliato. Può capitare.
La Redazione.
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