Delio Rossi, tecnico della Fiorentina calcio, è stato sospeso per tre mesi dalla FIGC ed esonerato dalla famiglia Della Valle, proprietaria della squadra viola
In un accesso d’ira, l’allenatore della Fiorentina Delio Rossi ha preso a pugni nello Stadio Franchi il suo giocatore serbo Adem Ljajic durante la partita Fiorentina-Novara, perché Ljajic non ha gradito la sostituzione al 31’ del primo tempo e ha rivolto insulti al suo allenatore. Di solito quando si parla di calcio ci si occupa di veline e calciatori, dei milioni che spendono Moratti, Berlusconi e gli altri imprenditori per acquistare i fuoriclasse e, infine, delle partite truccate. Ma in questa vicenda vanno stigmatizzati i comportamenti sia del giocatore che del suo allenatore. Il primo perché ha insultato il suo “mister”; il secondo, che ha 52 anni suonati, perché ha fatto anche peggio.
Qui dobbiamo essere chiari. Il giocatore serbo ha naturalmente sbagliato insultando la famiglia del tecnico, ma Delio Rossi poteva sanzionarlo con rigore, magari senza schierarlo più fino alla fine del campionato, d’accordo col Presidente della squadra Della Valle (ricordo, a questo riguardo, il caso di Antonio Cassano che, nel 2010, per aver risposto male al suo Presidente, il petroliere Riccardo Garrone, fu costretto ad emigrare dalla Sampdoria al Milan). Ma Rossi ha invece perso la testa e ha malmenato il suo giocatore, così la Fiorentina l’ha esonerato per “condotta inconsulta, tanto violenta quanto imprevedibile, la cui gravità non può essere attenuata dalla tensione emotiva generata da una delicata fase agonistica“.
Delio Rossi ha parlato di moralismi e di perbenismo nella sua vicenda personale. Ma secondo noi non ha nessuna attenuante: ha sbagliato e il suo comportamento è stato deplorevole. E’ come se uno studente insultasse in classe davanti a tutti il proprio docente e quest’ultimo lo raggiungesse e lo picchiasse con pugni e sberle. Pertanto, Delio Rossi, al di là del bene che ha fatto a Foggia e in altre città per avvicinare al calcio bambini emarginati, ha chiaramente sbagliato. E ora la famiglia Della Valle vuole licenziarlo per giusta causa, in modo da non dovergli corrispondere alcuno stipendio.
Se Delio Rossi è un bravo tecnico troverà sicuramente un’altra squadra di calcio da allenare, ma si ricordi sempre che, come dice il Manzoni nei Promessi Sposi, “i guai vengono perché ci si è dato cagione”…
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È presente 1 commento
Si educa anche così: quando ci vuole ci vuole!
Una punizione corporale vale più di mille parole!
Io sono con lui!
Se i giovani d'oggi che buttano via la loro vita nell'alcool e nelle droghe o che fanno i "bulli" se avessero avuto una madre col "battipanni" in mano o un padre che sa ancora dare schiaffi, ceffoni,cinghiate all'occorrenza, forse sarebbero giovani salvati.
Io sono con Delio!
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