In tribunale si ricorda Falcone cercando la verità per l'omicidio del giornalista ucciso nel 1988
Liberainformazione - Dal Palazzo di Giustizia di Trapani, la ventinovesima udienza del processo in corso per l'omicidio del sociologo – giornalista, Mauro Rostagno, ucciso a Trapani il 26 settembre del 1988 ha avuto inizio. Accusati del delitto, il capo mandamento di Trapani, Vincenzo Virga e il presunto killer, Vito Mazara. Oggi in aula ancora i teste convocati dalla difesa. A seguire la diretta dal tribunale. E' possibile seguire la cronaca anche dalla pagina facebook dedicata al processo che ha fatto registrare già più di 4000 iscritti. ore 13.00 La parola passa al pubblico ministero, Paci. A cosa si deve, chiede, lo scoppio del fucile in mano ai killer? Copricanna si e' scardinato per una forza esercitata sula parte sinistra c e' stata una proiezione cosi' notevole che può essere stata provocata solo dal gas di scarico uno scoppio un rigonfiamento per sovrapressione. Numero dei colpi che vennero sparati per uccidere Rostagno: due alla testa, che finiscono sul parabrezza, un altro ancora sulla testa e finisce sul poggiatesta, altri due colpi regione vertebrale. Adesso la parola passa alla parte civile che rappresenta la "Saman", l'avvocato Esposito. Manetto risponde rispetto ad una obiezione dell' avv. Esposito sulla esiguità dei pallettoni trovati rispetto alla potenza di fuoco che a suo avviso sarebbe stata usata, risponde Manetto, "per la verita' mancano tante cose" lo si dovrebbe chiedere ai carabinieri e pero sostiene a sostegno della sua tesi ci sono tracce precise sull' auto. ore 12.00 Dopo uno scambio di vedute fra difesa e pubblico ministero sull'acquisizione dei verbali di Sipala, entra in aula il teste, Biagio Manetto gabinetto polizia scientifica. Manetto ricorda adempimenti svolti per omicidio Rostagno rispondendo a domande avv Salvatore Galluffo. Erroneamente si e' indicato Manetto come consulente difesa, invece e' teste citato dalla difesa a proposito si suoi accertamenti balistici svolti durante le indagini. Nel '96 riceve incarico da procuratore Garofalo per accertamenti balistici e tecnici. Comparazioni chieste non furono fatte nel 96 perché non si trovarono i reperti...accertamenti fatti invece nel 2007. Il teste Manetto, risponde alle domande dei difensori, tocca all avv Vezzadini difensore imputato Virga, nelle risposte ha escluso compatibilità tra i bossoli trovati sul luogo del delitto Rostagno e sui delitti per i quali e' stato condannato in via definitiva Vito Mazzara. Rostagno fu ucciso con l' uso di tre fucili e un revolver un fucile esplose perche' usato a distanza ravvicinata contro il parabrezza. ore 11.30 L' udienza comincia con il ricordo della strage di Capaci. Giorno di tristezza dice il giudice Pellino ma e' anche un giorno di festa perche' in questi 20 le ragioni della morte delle vittime si ricollegano alla grande voglia di vita che avevano tra mille difficoltà Falcone Morvillo Di Cillo Schifani e Montinari In questi 20 si sono ritrovate ragioni per stare insieme e operare per il bene comune oggi celebriamo tutto questo la vita e l impegno di queste vittime che con il lor sacrificio hanno onorato uno Stato che hanno onorato in ogni loro momento e' questo quello che loro ci hanno lasciato, in questo Stato purtroppo gli uomini veri e liberi sono mancati o sono morti. La Corte entra in aula, ha inizio l'udienza. I teste chiamati a deporre sono Sipala Roberto (sentiremo se si tratta di collaboratore di giustizia o di ex pentito) consulenti tecnici Manetto Biagio e Soldati Luca. Dopo alcuni interventi degli avvocati di parte civile che ricordano i vent'anni dalla morte di Giovanni Falcone e dei ragazzi della scorta, si passa a constatare l'assenta del teste Sipala. Si chiede di acquisire sua precedente testimonianza ma il pm Paci ricorda l'inattendibilità di Sipala. Il presidente rinvia la decisione alla prossima udienza.
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