lunedì, maggio 28, 2012
Sono oltre 300 gli iscritti al laboratorio “Strade nuove per l’Italia. Profezie e responsabilità dei cittadini per ripartire dalla crisi”, promosso dal Movimento di Volontariato Italiano (MoVI), che si terrà a Roma dall’1 al 3 giugno prossimi, all’Hotel Casa del Pellegrino, nei pressi del Santuario del Divino Amore, in via del Santuario 4.  

Volontariatoggi - Alla proposta di elaborare insieme un nuovo progetto di società hanno risposto cittadini e organizzazioni di ogni parte d’Italia. Oltre un centinaio i giovani sotto i 35 anni. “È possibile che la crisi rappresenti non una maledizione, ma una opportunità” spiega Franco Bagnarol, presidente del MoVI. “L’obiettivo dell’iniziativa è quello di proporre un momento in cui volontari, associazioni, movimenti, reti e società civile, semplici ‘cittadini inquieti’ possano confrontarsi su ciò che sta accadendo in Italia e sulle responsabilità che abbiamo per il nostro futuro. La crisi economica e sociale che stiamo attraversando ha affondato non solo i bilanci degli Stati, delle banche e delle famiglie, ma anche teorie, pregiudizi, stili di vita che parevano indiscutibili. Il ‘pensiero unico’ individualista ha fatto anch’esso bancarotta. C’è un nuovo progetto di società che dobbiamo ricostruire insieme, senza chiuderci in vecchi recinti, bensì riscoprendo la bellezza del prendersi cura della comunità.”

“Di fronte ai cambiamenti che stanno avvenendo,” continua Bagnarol, “che riguardano anche il sistema politico e la stessa rappresentanza, il volontariato deve mettersi in gioco in modo nuovo e più alto, per far crescere nel Paese quel ‘tesoro di gratuità e partecipazione’ che si è accumulato nelle mobilitazioni per i beni comuni e attraverso la generosità invisibile di molti volontari, insegnanti, educatori, associazioni, testimoni, famiglie, movimenti politici e organizzazioni religiose. Una gratuità intesa non solo ed esclusivamente come assenza di compenso, ma come rifiuto dell’etica mercantilistica, per farsi carico responsabilmente e gratuitamente della convivenza umana e di conseguenza della dimensione sociale dell’impegno, anche in politica.”

Per questo il MoVI promuove “un laboratorio, non un convegno”, chiarisce Bagnarol, “perché nessuno ha risposte preconfezionate da presentare. Vogliamo che questo appuntamento sia un’occasione autentica d’incontro tra coloro che operano per costruire comunità solidali.”

Il laboratorio si propone come “un invito a cercare insieme, per aprire nuovi cantieri di riflessione e proposta”. È strutturato per dare ampio spazio al protagonismo dei partecipanti. Per questo l’apertura dell’evento avverrà con un “teatro forum” sul tema “Ripartire dalla crisi”. Cinque gruppi di lavoro saranno dedicati a ambiente e sostenibilità; partecipazione e politica; welfare; disuguaglianze, squilibri e legalità; dall’individuo alla comunità. È previsto anche uno spazio per “racconti e testimonianze di processi partecipativi che hanno funzionato”: Comitati civici per una nuova democrazia, Se non ora quando, il referendum sull’acqua, Banca etica.

Interverranno, tra gli altri, Gregorio Arena, Ugo Biggeri, Gianluca Cantisani, Cristina Comencini, Davide Conte, Giuseppe Cotturri, Ambrogio Dionigi, Piero Fantozzi, Tommaso Fattori, Giorgio Marcello, Roberto Mazzini, Gino Mazzoli, Riccardo Petrella, Vincenza Pellegrino, Marianella Sclavi, Sergio Tanzarella, Paola Tavazza.

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