domenica, maggio 13, 2012
Nel prossimo mese di dicembre la Regione Lazio e Roma capitale saluteranno Equitalia, accodandosi così a Piemonte, Veneto e Lombardia che già hanno scelto questa soluzione

di Silvio Foini

Diciamo subito, a onor del vero, che i dipendenti di Equitalia (società al 51% dell’Agenzia delle Entrate e per il restante 49% dell’INPS) sono ingiustamente presi di mira dalla durissima contestazione in atto. Ingiustamente poiché sono a loro volta lavoratori che eseguano direttive impartite dalla Società. E’quindi un assurdo metterne a repentaglio la sicurezza con attentati che potrebbero coinvolgerli pesantemente. Molto presto, come stiamo osservando e come intende fare la giunta capitolina, Equitalia lascerà spazio a una S.p.A. interamente partecipata dal comune che si chiamerà “Aequa Roma” e sarà delegata al controllo e alla riscossione dei tributi, differenziando bene gli evasori reali da coloro che invece si trovano ad avere problemi veri a pagare.

Dal canto suo Renata Polverini ha fatto sapere di voler seguire la scelta del comune di Roma e ha ricordato di aver presentato, quasi cinque mesi fa, una proposta di legge in tal senso, che ora è all’esame della competente commissione. Ha spiegato che anche il Lazio si sta strutturando con una società di riscossione propria: “Abbiamo bisogno di dotarci di un servizio per le nuove funzioni che le regioni hanno acquisito con il federalismo - ha concluso - Un ragionamento avviato già due anni fa col nostro insediamento ma che oggi si rende ancora più necessario”.

Intanto a Sassari il Presidente Napolitano, durante la sua visita per inaugurare il nuovo teatro cittadino, è stato accolto da bordate di fischi da parte di contestatori, pastori, artigiani, commercianti, tutti anti-Equitalia. Sono stati distribuiti volantini in cui si accusava Napolitano di essere il “capo dei rinnegati”. Invece la delegazione di “Sardigna Natzione” dipinge il Presidente quale “prefetto italiano in visita alle Indie e servo delle banche”.

E per finire riecco Maradona, il “Pibe de oro”, aggiungere la sua voce al coro anti-Equitalia che gli avrebbe rovinato l’esistenza pretendendo in tutto la modica somma di 40 milioni di euro. “Sono stato a mia volta ad un passo dal suicidio - ha affermato - e sono molto vicino a coloro che hanno messo in atto tale proposito”.

Sono presenti 6 commenti

Anonimo ha detto...

non sono assulamente d'accordo nel difendere i dipendenti di equitalia, perche' se le cose non funzionano, a partire dal loro sito, è proprio perche' i dipendenti sono incompetenti, arroganti e in fondo stupidi! meritano anche loro di essere offesi e finire nella mischia!

Anonimo ha detto...

uno stato che perseguita il suo popolo non é degno di tale nome: invece di cercare il bene della sua gente la spinge al suicidio. Le tasse certo devono essere pagate da tutti ma chi non può farlo in buona fede, va aiutato e non gettato nella spazzatura. I soldi destinati agli armamenti siano risparmiati. Noi la guerra la ripudiamo. A casa i nostri soldati impegnati chissà dove. Costano e rischiano la vita per niente.Milioni di inutili euro buttati. Sale in zucca governanti inetti.

Anonimo ha detto...

Notizia di oggi: Equitalia sta spedendo ad un milione di cittadini campione lettere dove viene chiesto di giustificare quanto portato in detrazione nel periodo d'imposta 2010, il tutto da giustificare entro 30 gg....insomma non se ne può più!!!!
Mi piacerebbe porre un quesito ad Equitalia: " Andrete a verificare anche le dichiarazioni dei redditi dei "grandi" e le loro detrazioni ? O vi accanirete sempre sui "poverelli" ????

Anonimo ha detto...

Cercono di vendicarsi. Poi si lamentano se la gente s'incazza. Basta rompere le scatole alla gente

Anonimo ha detto...

E' ora di andare alle elezioni ma con nuove persone che sappiano ridare fiato all'economia senza spremerci come limoni

Anonimo ha detto...

Non ci rimane che confidare in un Grillo!

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