sabato, maggio 26, 2012
Nel 2009 archeologi israeliani dell’Autorità per le Antichità di Israele hanno rinvenuto a Nazareth i resti di una piccola casa ad uso privato, databili al periodo in cui visse Gesù.

Uccr - Nel 2009 archeologi israeliani dell’Autorità per le Antichità di Israele hanno rinvenuto a Nazareth i resti di una piccola casa ad uso privato, databili al periodo in cui visse Gesù. Questa abitazione sorge di fronte alla Basilica dell’Annunciazione (luogo in l’angelo Gabriele annunciò alla Madonna che avrebbe dato alla luce il figlio di Dio), costruita nel 1969 sopra i resti di tre chiese precedenti, la più antica delle quali risale al periodo bizantino (IV secolo).

Yardenna Alexandre, responsabile di questi scavi archeologici, disse: «Secondo le rare fonti scritte esistenti (tra cui anche i Vangeli), sappiamo che nel primo secolo della nostra era Nazareth era un piccolo villaggio ebraico, situato in una valle. Finora era stato trovato anche un certo numero di tombe dell’epoca di Gesù, ma non si era mai scoperto alcun resto che potesse essere attribuito a questo periodo». La scoperta portò con sé una domanda: perché i primi cristiani hanno conservato questa casa, mentre non si sono curati delle case attorno ad essa? Resta il fatto, comunque, che venne dimostrato che Nazareth non solo esisteva al tempo di Gesù, ma era anche abitata.

In queste ore un’altra notizia ha fatto il giro del mondo: è stato infatti rinvenuto a Gerusalemme un sigillo che riporta la più antica menzione di Betlemme mai trovata, risalente al 2700 avanti Cristo. Betlemme è stato il luogo di nascita di Gesù. «La Bibbia parla di Betlemme, ora vi è la prova che questa città allora esisteva, e si dimostra che era una città del Regno di Giuda, e forse anche esistente in periodi precedenti», ha dichiarato Eli Shukron, archeologo dell’Autorità israeliaina per le antichità.

La scoperta è significativa perché è la prima volta che il nome “Betlemme” appare al di fuori di un testo biblico (dove è citato 41 volte). Il sigillo è stato probabilmente utilizzato per marcare documenti di amministrazione fiscale, inviati poi a Gerusalemme, sede del potere di allora. E’ stato scoperto diversi mesi fa, dicono gli archeologi, ma ci è voluto del tempo per confermarne l’identità. Questa è la prima prova extrabiblica dell’esistenza della città di Betlemme al tempo di Gesù.

È presente 1 commento

maddalena ha detto...

Ho avuto l'onore di conoscere padre Piccirillo che a Gerusalemme ci mostrò i frutti della sua ricerca archeologica biblica: oggi dal cielo avrà gioito di questa scoperta. I Francescani, nella TERRA DI GESU' fanno un gran lavoro per aiutare noi moderni "Tommaso", a credere alle verità bibliche.

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