L’aggravamento della situazione in Siria potrebbe rendere necessaria una missione internazionale ‘armata’, “in grado di intervenire in base al capitolo VII della Carta dell’Onu”: il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, prefigura per la prima volta il ricorso all’uso della forza militare nel Paese mediorientale.
E-ilmensile - Quindici osservatori italiani sono in partenza per unirsi alla missione Onu già sul posto. Ma Terzi, intervistato da Repubblica, riconosce che potrebbe non essere ‘sufficiente’ e che “si debba tornare al Consiglio di Sicurezza”. “Per chiedere una forza più robusta, fino a 2-3mila uomini”. “Una missione, cioè, armata, capace di garantire la protezione di alcune aree e la sicurezza degli osservatori, oggi affidata al governo siriano”. Il titolare della Farnesina ha tuttavia scansato l’ipotesi di ripetere un intervento militare sul modello libico: quel sistema ”è irripetibile – ha detto -. Ma il capitolo VII è stato utilizzato in molte altre occasioni. E in tante altre avrebbe potuto evitare massacri, come quello di Srebrenica”.
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