Un anno fa, quella malattia contro la quale ha combattuto con la solita grinta, si portava via Roberto Morrione. E da un anno Roberto ci manca.
Liberainformazione - Ci vorrebbe molto spazio per descrivere dove e quando, ma forse bastano poche righe per farlo capire. Non ci sono più i suoi ragionamenti senza tante parafrasi e che arrivavano subito all’obiettivo da raggiungere; ci manca la linearità dei suoi ragionamenti ma anche la sua capacità ed autorevolezza,in grado com’era di organizzare in poco tempo le persone ed i percorsi per realizzare un programma di lavoro. Ci mancano le sue attenzioni ai minimi particolari e le intuizioni per, ad esempio, impostare un articolo pungente o un titolo da dare ad una iniziativa che desse fastidio ai mafiosi, ai loro sistemi di potere. Ci manca,essenzialmente, la sua persona sempre presente ed entusiasta, contento d’aver ricominciato da capo un’impresa, come Libera Informazione e di vederla crescere giorno dopo giorno, con tanti giovani e persone altrettanto entusiaste.
Di Roberto abbiamo cercato di continuare un’opera che riteniamo importante: e le vicende di questi giorni ci confortano, purtroppo, nella convinzione che ci sia molto da fare per l’informazione pulita in questo paese. Perché le notizie arrivino in modo capillare dai territori dove le mafie operano e lavorano in profondità, inquinando la società e l’economia. Per scovarli e metterli in difficoltà, per contribuire a distruggerle le mafie organizzate. E perché l’indignazione che sale dalle persone per bene e dai giovani colpiti dalle bombe di Brindisi, trovi spazio e degna rappresentazione; e non finisca solo in rabbia cieca,ma in conoscenza; consapevoli, come ci ricordava Roberto, che solo il ragionamento unito all’entusiasmo possono far conoscere e battere i fenomeni mafioso/terroristici. Anche, e forse soprattutto, quando producono sofferenze e attentati dolorosi.
Continueremo a scrivere ed ad informare con l’attenzione alle persone, ai più deboli e sofferenti, ai percorsi difficili dei familiari delle vittime di mafia: per parlare con loro e farli protagonisti di un riscatto che sappiamo poter aiutare con il nostro portale ed le nostre neglette. E per denunciare con coraggio e schiena dritta,le intrusioni e le infiltrazioni mafiose nell’economia,le arroganze dei potenti nella politica, la violenza mafiosa, le collusioni tra mafia e imprenditoria corrotta. Non rinunceremo mai a mettere in evidenza gli aspetti positivi e nuovi nella lotta alle mafie, con le istituzioni che si schierano e lavorano per la legalità e la verità.
Verità e giustizia,lavoro e democrazia, Costituzione. I nostri fari e punti di riferimento, da Roberto e per il futuro che vogliamo migliore di questi anni difficili.
Roberto ci manca; ma sappiamo che è con noi ogni giorno del nostro lavoro e della nostra attività. Il giorno nel quale avremo sconfitto la corruzione e la violenza mafiosa, sapremo di averlo fatto con lui: ed anche per lui, Roberto Morrione, un grande maestro.
Liberainformazione - Ci vorrebbe molto spazio per descrivere dove e quando, ma forse bastano poche righe per farlo capire. Non ci sono più i suoi ragionamenti senza tante parafrasi e che arrivavano subito all’obiettivo da raggiungere; ci manca la linearità dei suoi ragionamenti ma anche la sua capacità ed autorevolezza,in grado com’era di organizzare in poco tempo le persone ed i percorsi per realizzare un programma di lavoro. Ci mancano le sue attenzioni ai minimi particolari e le intuizioni per, ad esempio, impostare un articolo pungente o un titolo da dare ad una iniziativa che desse fastidio ai mafiosi, ai loro sistemi di potere. Ci manca,essenzialmente, la sua persona sempre presente ed entusiasta, contento d’aver ricominciato da capo un’impresa, come Libera Informazione e di vederla crescere giorno dopo giorno, con tanti giovani e persone altrettanto entusiaste.
Di Roberto abbiamo cercato di continuare un’opera che riteniamo importante: e le vicende di questi giorni ci confortano, purtroppo, nella convinzione che ci sia molto da fare per l’informazione pulita in questo paese. Perché le notizie arrivino in modo capillare dai territori dove le mafie operano e lavorano in profondità, inquinando la società e l’economia. Per scovarli e metterli in difficoltà, per contribuire a distruggerle le mafie organizzate. E perché l’indignazione che sale dalle persone per bene e dai giovani colpiti dalle bombe di Brindisi, trovi spazio e degna rappresentazione; e non finisca solo in rabbia cieca,ma in conoscenza; consapevoli, come ci ricordava Roberto, che solo il ragionamento unito all’entusiasmo possono far conoscere e battere i fenomeni mafioso/terroristici. Anche, e forse soprattutto, quando producono sofferenze e attentati dolorosi.
Continueremo a scrivere ed ad informare con l’attenzione alle persone, ai più deboli e sofferenti, ai percorsi difficili dei familiari delle vittime di mafia: per parlare con loro e farli protagonisti di un riscatto che sappiamo poter aiutare con il nostro portale ed le nostre neglette. E per denunciare con coraggio e schiena dritta,le intrusioni e le infiltrazioni mafiose nell’economia,le arroganze dei potenti nella politica, la violenza mafiosa, le collusioni tra mafia e imprenditoria corrotta. Non rinunceremo mai a mettere in evidenza gli aspetti positivi e nuovi nella lotta alle mafie, con le istituzioni che si schierano e lavorano per la legalità e la verità.
Verità e giustizia,lavoro e democrazia, Costituzione. I nostri fari e punti di riferimento, da Roberto e per il futuro che vogliamo migliore di questi anni difficili.
Roberto ci manca; ma sappiamo che è con noi ogni giorno del nostro lavoro e della nostra attività. Il giorno nel quale avremo sconfitto la corruzione e la violenza mafiosa, sapremo di averlo fatto con lui: ed anche per lui, Roberto Morrione, un grande maestro.
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