venerdì, giugno 29, 2012
Una parata militare alla quale hanno partecipato l’esercito, la polizia e i reparti della Protezione civile: è con un piccolo corteo delle Forze armate, fiore all’occhiello del presidente Ismail Omar Guelleh, che Gibuti ha festeggiato il 35° anniversario dall’indipendenza dalla Francia

Misna - “Il nostro paese resta determinato a partecipare all’impresa di pacificazione della Somalia, volta a sollevare la popolazione dal giogo del terrorismo che crea ostacolo alla vita e allo sviluppo dell’intera regione” ha detto l’uomo forte di Gibuti, al governo dal 1999 e prima ancora a capo delle unità speciali e i servizi di intelligence. Poco prima, lungo la strada principale della capitale aveva sfilato il contingente Hiil, che con i suoi 700 uomini sarà di stanza a Beledweyne, nell’ovest della Somalia nell’ambito della missione africana Amisom.

Indipendente dal 1977, ultima colonia francese nel continente a ottenere la libertà, la piccola repubblica incastonata tra Etiopia e Eritrea trae la sua fortuna da una posizione di grande interesse strategico: affacciata sul Golfo di Aden, di fronte alla punta più esterna dello Yemen, si trova lungo una delle rotte marittime più trafficate al mondo e rese sempre più insicure dalle scorribande di pirati somali.

Il paese, che conta all’incirca 82.000 abitanti, ospita la principale base militare francese all’estero e l’unica base militare statunitense in territorio africano.

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