E' Tortona (AL) la prima città italiana ad avere un distributore di biobenzina in grado di erogare miscele con bioetanolo di seconda generazione. Oggi l'inaugurazione.
GreenReport - Che cosa significa che il bioetanolo è di seconda generazione? Significa che è prodotto attraverso l'utilizzo di colture non alimentari, quindi pare senza impatto sulla catena agronomica "food", che è uno degli aspetti maggiormente discussi nella filiera di produzione. Il carburante sarà a breve prodotto nell'impianto di Crescentino (VC) del Gruppo Mossi&Ghisolfi. «La chimica sostenibile rappresenta il futuro per la nostra società e un'opportunità reale per il rilancio economico del paese - ha dichiarato Dario Giordano, direttore Ricerca &Sviluppo del Gruppo Mossi&Ghisolfi- Oggi, grazie alla ricerca disponiamo di un'alternativa al petrolio economicamente e socialmente sostenibile. Bisogna credere con fermezza e scommettere su una green economy italiana che punti sulla ricerca per produrre soluzioni sostenibili».
La biobenzina è un carburante che si ottiene dalla miscela di benzina e bioetanolo di seconda generazione in diverse percentuali. Il nuovo distributore di biobenzina è in grado di erogare miscele E 10 ed E 85. E10 è una miscela a basso contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 10% di alcool e 90% di benzina può genericamente essere utilizzata dalla maggior parte degli autoveicoli appartenenti alla fascia E4 e superiori. E85 è una miscela ad alto contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 85% di alcool e 15% di benzina può essere utilizzata solo da autoveicoli specifici denominati Flexi-Fuel. La bio benzina rispetto ai carburanti di origine fossile è meno cara, mantiene prestazioni paragonabili, riduce i valori di inquinamento ma come si intuisce non gli annulla. Durante l'inaugurazione è stata donata dal Gruppo Mossi&Ghisolfi un'auto Flexy-Fuel (motore in grado di utilizzare indifferentemente benzina, bioetanolo o una qualsiasi miscela dei due) al Comune piemontese di Tortona.
«Ringrazio il Gruppo Mossi&Ghisolfi per averci donato un'auto Flexy-Fuel- ha dichiarato Massimo Berrutti, sindaco di Tortona - Questo è sicuramente un aspetto molto positivo che ci lusinga. Un plauso particolare al Gruppo Mossi&Ghisolfi che ha fortemente caldeggiato e sostenuto la produzione di bioetanolo con un impianto che prima si voleva fare a Tortona ma per le forti ottusità è poi stato realizzato a Crescentino. Penso che la nostra città non cogliendo l'occasione di collocare una realtà come quella proposta dal gruppo Mossi&Ghisolfi, abbia perso una grande opportunità».
GreenReport - Che cosa significa che il bioetanolo è di seconda generazione? Significa che è prodotto attraverso l'utilizzo di colture non alimentari, quindi pare senza impatto sulla catena agronomica "food", che è uno degli aspetti maggiormente discussi nella filiera di produzione. Il carburante sarà a breve prodotto nell'impianto di Crescentino (VC) del Gruppo Mossi&Ghisolfi. «La chimica sostenibile rappresenta il futuro per la nostra società e un'opportunità reale per il rilancio economico del paese - ha dichiarato Dario Giordano, direttore Ricerca &Sviluppo del Gruppo Mossi&Ghisolfi- Oggi, grazie alla ricerca disponiamo di un'alternativa al petrolio economicamente e socialmente sostenibile. Bisogna credere con fermezza e scommettere su una green economy italiana che punti sulla ricerca per produrre soluzioni sostenibili».
La biobenzina è un carburante che si ottiene dalla miscela di benzina e bioetanolo di seconda generazione in diverse percentuali. Il nuovo distributore di biobenzina è in grado di erogare miscele E 10 ed E 85. E10 è una miscela a basso contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 10% di alcool e 90% di benzina può genericamente essere utilizzata dalla maggior parte degli autoveicoli appartenenti alla fascia E4 e superiori. E85 è una miscela ad alto contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 85% di alcool e 15% di benzina può essere utilizzata solo da autoveicoli specifici denominati Flexi-Fuel. La bio benzina rispetto ai carburanti di origine fossile è meno cara, mantiene prestazioni paragonabili, riduce i valori di inquinamento ma come si intuisce non gli annulla. Durante l'inaugurazione è stata donata dal Gruppo Mossi&Ghisolfi un'auto Flexy-Fuel (motore in grado di utilizzare indifferentemente benzina, bioetanolo o una qualsiasi miscela dei due) al Comune piemontese di Tortona.
«Ringrazio il Gruppo Mossi&Ghisolfi per averci donato un'auto Flexy-Fuel- ha dichiarato Massimo Berrutti, sindaco di Tortona - Questo è sicuramente un aspetto molto positivo che ci lusinga. Un plauso particolare al Gruppo Mossi&Ghisolfi che ha fortemente caldeggiato e sostenuto la produzione di bioetanolo con un impianto che prima si voleva fare a Tortona ma per le forti ottusità è poi stato realizzato a Crescentino. Penso che la nostra città non cogliendo l'occasione di collocare una realtà come quella proposta dal gruppo Mossi&Ghisolfi, abbia perso una grande opportunità».
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