lunedì, giugno 11, 2012
Il poliziotto R.P. , 32 anni, viene arrestato per furto aggravato ai danni di Maurizia Paradiso e processato per direttissima; la signora invece non viene denunciata per il furto al supermercato e il suo conto lo pagano due poliziotti del 113

di Alberto Giannino

Parliamo di due furti accaduti a Milano: uno riguarda un'anziana signora e l'altro riguarda, purtroppo, un agente di polizia. Il primo episodio: siamo nel centro di Milano, in Corso XXII Marzo, dove c'è il supermercato Pam. Il direttore, un uomo di 37 anni, sorprende una anziana cliente di 76 anni a rubare una scatola di caramelle "Tic Tac". La insegue e la blocca. Poi chiama il 113 e arriva una volante con due agenti di PS. I quali non fanno altro che constatare il furto e il disagio della anziana signora che è in forte imbarazzo. Il suo furtarello vale 78 centesimi. Gli agenti, stupefatti e commossi, chiedono al direttore se possono pagare con 1 euro il pacchetto di caramelle e lui accetta e si impegna a non fare alcuna denuncia: l'anziana signora non viene fermata ed è libera.

Il secondo episodio di furto avviene sempre a Milano all'Ospedale Niguarda dove il transessuale Maurizia Paradiso, 57 anni, conduttrice televisiva e pornostar, è andata per accertamenti al Pronto soccorso. Fa amicizia con un poliziotto di 32 anni, R.P., del Commissariato Greco Turro, il quale durante la conversazione le sottrae un'agenda con dei contanti. Quando la signora Paradiso entra nello studio medico si accorge del furto della sua agenda che conteneva circa 2.000 euro in contanti e alcuni assegni per un valore di 1.500 euro e fa quindi denuncia ai colleghi di R.P.. L'agente subisce l'onta di essere arrestato dai suoi colleghi per il reato di furto aggravato e quindi processato per direttissima in quanto alcuni testimoni l'avevano visto nascondere la refurtiva in un cestino in un padiglione mentre le banconote sono state rinvenute nel bagno vicino al posto di polizia dell'Ospedale.

Sul furto di caramelle in un supermercato, commesso da un'anziana signora in un periodo di recessione economica, non c'è stato rigore e non c'è stata pena. Io condivido l'atteggiamento degli agenti che - pro bono pacis - hanno pagato di tasca propria i 78 centesimi chiudendo l'episodio. Anche se un furto è sempre furto, sia che uno rubi merce per 80 centesimi sia che rubi merce per 2-300 euro.

Passiamo al secondo episodio: si tratta di un Pubblico Ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni che sottrae documenti e denaro ad una signora. E' molto raro, quasi impensabile, trovare un agente che commetta un furto. Due episodi simili, almeno nel reato, anche se con dinamiche diverse, che ci fanno riflettere un po’…

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa