Il futuro dell'Egitto rimane ancora incerto: i risultati delle elezioni saranno resi noti tra sabato e domenica
Agenzia Misna - Saranno resi noti tra sabato e domenica i risultati del ballottaggio delle elezioni presidenziali. Lo ha riferito ieri la Commissione elettorale confermando voci già circolanti su un possibile rinvio dell’annuncio inizialmente previsto per oggi. “Una decisione ad hoc anche in considerazione delle migliaia di persone che in questi giorni e ancora ieri si stanno riunendo a piazza Tahrir a sostegno di Mohamed Morsy, il candidato dei Fratelli musulmani” dicono fonti missionarie raggiunte dalla MISNA al Cairo suggerendo l’idea che lo scopo del rinvio sia quello di evitare che la giornata di venerdì – divenuto tradizionale momento delle proteste di piazza della Primavera araba – si trasformi in una “questione ingestibile” per la giunta militare.
Un’ipotesi che diventerebbe molto concreta se Morsy dovesse essere sconfitto da Ahmed Shafiq. L’ex primo ministro sostiene di aver vinto – come d’altra parte il rivale – e una sua affermazione decreterebbe di fatto la vittoria dei generali della giunta che lo sostengono e che intanto detengono i poteri legislativi. Uno sviluppo seguito alla sentenza con cui Corte costituzionale ha sciolto il parlamento.
Il rinvio della pubblicazione dei risultati ufficialmente è dovuto ai ricorsi presentati da entrambi i candidati, e in particolare da Morsy: la Commissione elettorale ha sostenuto di avere bisogno di più tempo per analizzare le singole irregolarità denunciate. Secondo i legali dei Fratelli musulmani, militari e poliziotti in molti casi avrebbero espresso il loro voto pur non potendolo fare ai sensi della legge; gli stessi hanno denunciato casi di compravendita di voti a favore di Shafiq.
In attesa dei prossimi sviluppi, critiche da più parti sono state espresse nei confronti dell’agenzia di stampa Mena accusata di aver fatto circolare la notizia rivelatasi poi falsa della morte cerebrale dell’ex presidente Hosni Mubarak. Mena è accusata da diverse espressioni della società civile egiziana di stare favorendo Shafiq e i militari. Nel caso in questione non sono ancora chiare genesi e possibili motivazioni dietro l’informazione data e poi smentita. In un’intervista alla Bbc, il vicedirettore di Mena, Mahmoud al Shenawy, ha detto che la notizia della morte cerebrale dell’ex presidente è stata data senza seguire le usuali procedure di verifica.
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