Nokia continua a licenziare. Entro il 2013 taglierà circa 10mila posti di lavoro. L’amministratore delegato, Stephen Elop, ha precisato che “questa riduzione è una conseguenza difficile delle misure che pensiamo di dover prendere per assicurare la competitività a lungo termine di Nokia”.
E-ilemensile - Dunque puntare al risparmio è la parola d’ordine e licenziare tutta quella gente equivale a risparmiare 700 milioni di euro quest’anno più 1,6 miliardi nei prossimi due anni. Licenziamenti che si vanno a sommare a quelli già dichiarati nel 2011 – ossia altri 10mila posti di lavoro che verranno completati entro dicembre – e ai quattromila che sono previsti nei paesi dove si producono smartphone, ossia Finlandia, Ungheria e Messico. Con questi provvedimenti, cesserà del tutto l’assemblaggio dei cellulari in Europa per spostarsi in Asia, dove la manodopera costa meno e dove risiedono i fornitori della Nokia. Non solo, è in Asia che si concentrano i principali clienti. Spostandosi nei paesi orientali, così, l’azienda accorcerà i tempi di produzione e cercherà di recuperare il tanto terreno perso nella corsa allo smartphone, rispetto ad aziende come Samsung.
Umberto Mazzantini
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