Un faccia a faccia tra Obama e frau Merkel invece dell’attesissimo vertice tra il presidente Usa e i leader Ue presenti al G20 messicano di Los Cabos.
E-ilmensile - Il colpo di scena è letto da molti osservatori come unamanovra d’accerchiamento nei confronti della cancelliera tedesca, ormai rimasta sola a difendere le cosiddette “politiche del rigore”. Barack Obama ha voluto un incontro a due che è durato 45 minuti ed è coperto dal più stretto riserbo. Ma non è difficile ipotizzare che Merkel sia stata incalzata su più punti. Il voto in Grecia, nonostante la vittoria dello schieramento che accetta il diktat Ue, non ha placato i mercati. Così Merkel resta con il cerino in mano di una linea che non sembra dare gli effetti sperati, mentre aumentano le tensioni tra le due sponde dell’Atlantico. Bisogna produrre una svolta in grado di ridare credibilità all’euro e fare ripartire l’economia del vecchio Continente, ma la Germania continua a dire no agli eurobond e a qualsiasi forma di mutualizzazione del debito. Quanto alla Grecia, Frau Angela continua a rifiutare qualsiasi ipotesi di dilazione degli impegni presi da Atene.
Intanto Barroso rivendica l’autonomia decisionale dell’Europa: “Non siamo qui per prendere lezioni di democrazia o di gestione dell’economia”. Schermaglie mediatiche che secondo alcuni hanno contribuito alla cancellazione dell’incontro Usa-Ue.
Se il fronte europeo resta caldo, il Fondo Monetario Internazionale prepara la difesa nelle retrovie: l’organismo di Washington è riuscito ad ottenere impegni finanziari per 456 miliardi di dollari (ne erano previsti 430). Saranno – ha spiegato il direttore generale Christine Lagarde, la “seconda linea di difesa” per risolvere e prevenire crisi finanziarie. Fieno in cascina per l’inverno europeo.
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